Preoccupazioni e dubbi sindacali sull’introduzione dell’assistente infermiere in Valle d’Aosta

Il sindacato dei lavoratori del settore socio-sanitario, rappresentato da Fp Cgil, Uil Fpl e Shc, ha espresso preoccupazioni e dubbi riguardo all’introduzione della figura dell’assistente infermiere in Valle d’Aosta. Secondo le organizzazioni sindacali, questa decisione potrebbe essere un tentativo maldestro di compensare la mancanza di risorse finanziarie adeguate per il sistema sanitario pubblico. Inoltre, creare una figura che imiti l’infermiera generica potrebbe risultare anacronistico e non rispettoso nei confronti degli operatori socio-sanitari.Uil Fpl ha sottolineato la necessità di approfondire diversi aspetti legati all’introduzione dell’assistente infermiere, come l’inquadramento economico e la prevenzione di discriminazioni tra settori pubblico, privato e terzo settore. L’organizzazione sindacale ritiene importante attendere gli esiti dell’incontro tra Aran e le organizzazioni sindacali prima di intraprendere qualsiasi percorso.Per Shc, l’introduzione dell’assistente infermiere rappresenta un attacco al ruolo degli operatori socio-sanitari e al sistema sanitario nel suo complesso. Richiedere 24 mesi di esperienza come Oss per accedere ai corsi di assistente infermiere viene considerato un gesto irrispettoso verso i professionisti del settore.

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