31 ottobre 2024 – 23:31
L’economia italiana sta attraversando un periodo di rallentamento evidente, come confermato dai dati recenti dell’Istat che indicano una contrazione del Pil e un calo dell’occupazione. A settembre, il numero di occupati è diminuito di 63 mila unità, interrompendo una serie di tre mesi di crescita. Questo trend negativo ha colpito principalmente i lavoratori a tempo indeterminato, con una diminuzione di 55 mila unità, mentre quelli a termine e gli autonomi hanno registrato cali minori.Questo andamento preoccupante ha sorpreso anche la premier Meloni, che aveva esaltato i successi del mercato del lavoro solo due mesi fa, sottolineando che l’Italia aveva raggiunto il più alto tasso di occupazione da quando Garibaldi ha unificato il Paese. Tuttavia, queste affermazioni sono difficili da verificare e confrontare con dati omogenei. Inoltre, secondo Eurostat, l’Italia continua a registrare uno dei tassi di occupazione più bassi in Europa.Non solo l’occupazione è in calo, ma anche il numero di inattivi è aumentato significativamente in un solo mese. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6,1%, mentre quello giovanile è in crescita. L’occupazione varia anche tra le diverse fasce d’età, con una diminuzione tra i giovani e gli adulti fino ai 49 anni e una stabilità per gli autonomi e coloro con più di 50 anni.Rispetto al settembre del 2023, si registra un aumento complessivo degli occupati pari a 301 mila unità grazie alla crescita dei dipendenti permanenti e degli autonomi. Tuttavia, il numero dei dipendenti a termine è diminuito significativamente. A livello mensile, il tasso di occupazione si attesta al 62,1%, mentre il tasso d’inattività sale al 33,7%.Oltre ai problemi nel mercato del lavoro, si osservano segnali preoccupanti anche nell’industria italiana. Ad agosto si è registrata una riduzione del fatturato rispetto al mese precedente sia in valore che in volume per il quarto mese consecutivo. Queste tendenze richiedono un’attenzione particolare da parte delle autorità competenti per affrontare la situazione economica attuale e promuovere la ripresa dell’economia nazionale.