Oggi si è svolta la cerimonia funebre di Ramy Elgaml, il diciannovenne residente nel quartiere Corvetto di Milano, presso il cimitero di Bruzzano. Ramy ha perso la vita in un tragico incidente su uno scooter durante un inseguimento con i carabinieri lo scorso 24 novembre. L’imam Mahmoud Asfa, presente alla cerimonia, ha espresso parole toccanti e significative: “Questi giovani sono nati e cresciuti in Italia, sono parte integrante della società italiana. È fondamentale che le istituzioni riconoscano il ruolo cruciale che ricoprono. Tuttavia, la legge attuale che impone di nascere in Italia e attendere i 18 anni per ottenere la cittadinanza crea complicazioni nella vita di questi ragazzi, non li fa sentire pienamente accolti e inclusi in questa società”. Le sue parole riflettono una realtà complessa e delicata, evidenziando la necessità di rivedere le normative vigenti al fine di garantire una maggiore integrazione e partecipazione attiva dei giovani immigrati nella comunità italiana. La tragedia che ha colpito Ramy mette in luce le sfide e le disparità che ancora persistono nel processo di inclusione sociale e civica per coloro che si trovano a vivere in un paese diverso da quello di origine. La sua prematura scomparsa rappresenta un monito sulla necessità di promuovere politiche più inclusive ed equilibrate al fine di favorire un’integrazione armoniosa e rispettosa delle diversità culturali presenti nella nostra società multietnica.
“Ramy Elgaml: la tragedia di un giovane immigrato e le sfide dell’integrazione in Italia”
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