Referendum in Valle d’Aosta: attenzione alla riforma del lavoro e alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in precarietà.

La Valle d’Aosta sta vivendo un momento di grande importanza, in quanto è stata scelta come luogo di svolgimento del referendum sulla riforma del lavoro e sull’integrazione con la cittadinanza italiana. La campagna per il voto si è già messa in moto con un incontro tenutosi al ristorante Intrecci di Aosta, dove hanno preso parte numerosi esponenti dell’associazionismo e del mondo politico.Secondo Vilma Gaillard, segretaria della Cgil Valle d’Aosta, il comitato promotore è stato costituito con l’intento di coinvolgere la maggior parte delle associazioni presenti nella regione. “È fondamentale – ha dichiarato Gaillard – aver coinvolto il mondo associativo per sensibilizzare le persone sui temi del referendum e stimolarle a recarsi alle urne”. Il comitato, che conta tra i suoi membri esponenti di sindacati e associazioni locali, si appresta ad organizzare una serie di incontri, comizi e assemblee in tutta la regione per informare e sensibilizzare il pubblico sui temi oggetto del referendum.Il tema della riforma del lavoro è quello che più interessa l’opinione pubblica, poiché molti cittadini si sentono abbandonati dai provvedimenti varati dal governo. “Abbiamo bisogno di una vera riforma del lavoro – afferma Gaillard -, non solo un semplice adattamento alle esigenze del mercato”. I lavoratori in precarietà sono molti, e la questione della loro tutela è divenuta ormai un tema politico caldo. “Il Jobs Act ha generato solo aumento del precariato – dice Gaillard -, bisogna cambiare strada ed elaborare nuove proposte per sostenere le persone in difficoltà”.Gaillard invita la popolazione a partecipare attivamente al referendum, ricordando che “il voto è il modo migliore di esprimere il proprio punto di vista”. Nonostante la disaffezione verso i temi politici sia molto alta nella regione, Gaillard rimane ottimista: “Siamo consapevoli che non sarà facile convincere le persone a recarsi alle urne”, ma aggiunge: “È nostro dovere informarle e far loro capire l’importanza del voto, soprattutto in un momento storico come questo”.Il referendum è stato scelto in concomitanza con la data delle elezioni europee, il 9 giugno. Le assemblee e i comizi organizzati da Cgil e dalle associazioni regionali si terranno per tutto il mese di maggio, nella speranza di far aumentare l’interesse dei cittadini per questo tema così importante.

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