L’ambizione di superare le divisioni amministrative e geografiche che tradizionalmente definiscono i confini tra la Provincia di Imperia, la Provincia di Cuneo, il Dipartimento di Nizza e il Principato di Monaco sta plasmando un’inedita strategia di cooperazione transfrontaliera.
Questo approccio, delineato durante l’assemblea annuale di Confindustria Imperia, incentrata sul tema “Oltre i confini: lo sviluppo economico della Provincia di Imperia, tra Piemonte, Francia e Principato di Monaco”, mira a creare un’area macroregionale coesa, caratterizzata da una visione unitaria e da azioni concrete per la crescita economica e il benessere dei cittadini.
L’idea centrale ruota attorno al concetto di “territorio unico”, un’entità integrata che trascende le barriere provinciali e nazionali.
Questa visione implica una radicale riprogettazione dei servizi e delle infrastrutture, con l’obiettivo di garantire ai residenti gli stessi benefici e opportunità di chi vive all’interno di una singola provincia.
Nel settore sanitario, si ipotizza l’apertura reciproca delle strutture ospedaliere, consentendo ai pazienti di accedere alle cure senza distinzione di nazionalità.
Questo passo, lungimirante e orientato al miglioramento della qualità della vita, presuppone l’armonizzazione degli standard e dei protocolli medici, un’impresa complessa ma cruciale per il successo dell’iniziativa.
La mobilità, elemento chiave per lo sviluppo economico e sociale, è al centro di un’altra proposta innovativa: l’introduzione di un biglietto di trasporto unico.
Questa soluzione, semplificando gli spostamenti all’interno dell’area macroregionale, favorirebbe il turismo, il commercio e gli scambi culturali, abbattendo le barriere burocratiche e logistiche.
La creazione di un sistema di trasporto integrato, con un unico interlocutore, rappresenta una sfida operativa significativa, ma offre la prospettiva di un’esperienza di viaggio più fluida e accessibile.
Anche il lavoro agile, o telelavoro, viene promosso come strumento per ridurre il traffico e decongestionare le aree urbane.
Incoraggiare la diffusione del lavoro da remoto, connettendo i lavoratori alle risorse e alle opportunità del territorio, contribuisce a diminuire l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita.
L’attenzione si concentra, inoltre, sullo sviluppo del turismo, proponendo percorsi comuni tra le diverse aree geografiche, sfruttando al massimo le risorse naturali e culturali uniche di ciascuna regione.
La sinergia tra le competenze e le specializzazioni locali, potenziata dalla collaborazione transfrontaliera, favorisce la creazione di un’offerta turistica più ampia e diversificata, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo.
Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, sottolinea l’importanza di trasformare questa visione in azioni concrete, al di là delle semplici formalità di un protocollo.
La creazione di un piano di cooperazione dettagliato, con obiettivi misurabili e responsabili, è fondamentale per affrontare le sfide globali e presentare il territorio come un’entità unita e competitiva.
In definitiva, l’obiettivo è costruire un futuro condiviso, in cui le differenze geografiche e amministrative non siano più un ostacolo, ma un’opportunità per crescere insieme.







