L’avvio di una strategia di sviluppo integrato per la Provincia di Imperia, e più ampiamente per l’area transfrontaliera che la coinvolge, trova il suo fondamento nel Trattato del Quirinale.
Questo accordo, lungimirante e strategico, riconosce l’importanza cruciale del rapporto italo-francese, con particolare attenzione alle Alpi del Sud, una zona di confine densamente popolata e caratterizzata da intensi flussi di persone e merci.
Come sottolineato dal Presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, in occasione dell’assemblea annuale di Confindustria, l’area Nizza-Imperia-Cuneo non è semplicemente una vicinanza geografica, ma un vero e proprio “bacino di vita”, un ecosistema economico e sociale complesso che richiede un approccio unitario.
L’Alleanza Transfrontaliera delle Alpi del Sud evidenzia le affinità storiche, culturali ed economiche che legano queste regioni.
Superare le barriere amministrative e burocratiche che ancora frenano lo sviluppo è un imperativo, poiché sono spesso percepite come ostacoli artificiali, imposti dalle istituzioni e non condivisi dai cittadini.
Questo presuppone una revisione dei processi decisionali e un rafforzamento della cooperazione tra enti locali, regioni e governi nazionali.
Il Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, con la sua esperienza personale di frontaliere, ha saputo evocare lo spirito di resilienza e intraprendenza che contraddistingue chi vive e lavora ai confini.
La figura del frontaliere, spesso marginalizzata nel dibattito economico, rappresenta una risorsa umana preziosa, depositaria di competenze e conoscenze utili per favorire l’integrazione e la crescita del territorio.
L’importanza dei quasi settemila frontaliere operanti nella provincia di Imperia non può essere sottovalutata.
L’iperbole sulla potenziale chiusura di Montecarlo in caso di astensione dei frontalieri, pur con una connotazione provocatoria, mette in luce la loro fondamentale contribuzione all’economia locale e regionale.
Il capitale umano, quale motore di sviluppo, è un asset strategico che merita di essere valorizzato attraverso politiche mirate a migliorare le condizioni di lavoro, favorire la formazione professionale e incentivare la mobilità transfrontaliera.
Questa visione riconosce che la prosperità di Imperia e delle regioni limitrofe è intrinsecamente legata alla capacità di creare un ambiente favorevole alla cooperazione, all’innovazione e alla mobilità delle persone.
Si tratta di un’area in cui le economie si intrecciano, le culture si arricchiscono a vicenda e le comunità condividono un destino comune.
Il futuro di questa regione dipende dalla volontà di superare le divisioni, abbracciare le opportunità offerte dalla transfrontalierità e costruire un’identità europea forte e coesa.
L’obiettivo non è solo quello di promuovere la crescita economica, ma anche di rafforzare il tessuto sociale e di garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.







