Un investimento strategico di oltre 12 milioni di euro è stato recentemente approvato dal Governo per avviare un ciclo di interventi mirati alla mitigazione del rischio idrogeologico in Liguria, una regione particolarmente vulnerabile agli eventi atmosferici estremi e all’erosione.
Questa decisione, annunciata dal viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, rappresenta una risposta concreta alle crescenti esigenze di sicurezza e resilienza del territorio ligure, in un contesto globale segnato dall’intensificazione dei cambiamenti climatici.
I fondi stanziati saranno distribuiti su sette comuni – Cogorno, Pietra Ligure, Monterosso al Mare, Luni, Ameglia, Vallecrosia e Pontinvrea – ciascuno con specifiche criticità idrogeologiche.
L’approccio adottato non si limita alla mera riparazione di danni, ma mira a un intervento strutturale e preventivo, che affronti le cause profonde dell’instabilità del territorio.
L’intervento a Cogorno, nella località San Salvatore, si concentrerà sulla riqualificazione e la stabilizzazione di un’area a rischio frana, implementando soluzioni integrate di ingegneria naturalistica e opere di contenimento.
A Pietra Ligure, il progetto di messa in sicurezza del rio Ranzi prevede la regolarizzazione del corso d’acqua, la realizzazione di opere di canalizzazione e la riqualificazione delle sponde, al fine di prevenire esondazioni e proteggere le aree abitative.
Monterosso al Mare, una delle perle del Golfo dei Poeti, vedrà la realizzazione di interventi volti a ridurre il rischio idrogeologico sul torrente Balanello, con un focus sulla rinaturalizzazione del corso d’acqua e sulla creazione di aree di laminazione delle piene.
A Luni, l’adeguamento dell’arginatura del torrente Parmignola si propone di incrementare la capacità di gestione delle acque, proteggendo le infrastrutture e le attività produttive locali.
Ameglia, affacciata sulla costa, affronterà le problematiche legate alla franosità della spiaggia di Punta Corvo, implementando soluzioni che combinino interventi di consolidamento del versante con la riqualificazione dell’habitat costiero.
A Vallecrosia, un importante progetto di riduzione del rischio idraulico lungo il torrente Verbone si concentrerà sulla creazione di bacini di accumulo e sulla riqualificazione delle aree golenali, migliorando la capacità di risposta agli eventi di piena.
Infine, a Pontinvrea, i lavori di sistemazione idraulica del torrente Erro mirano a ripristinare la funzionalità del reticolo idrografico locale, garantendo la sicurezza delle comunità e delle infrastrutture.
L’accelerazione dei tempi di realizzazione, resa possibile dal decreto legge Ambiente, è un elemento cruciale di questa iniziativa.
L’adozione di procedure più snelle e l’ottimizzazione dei cantieri consentiranno di rispondere in maniera più tempestiva alle esigenze del territorio, minimizzando i disagi e massimizzando l’efficacia degli interventi.
La combinazione di risorse finanziarie, competenze tecniche e approcci innovativi si pone come un esempio virtuoso di gestione del rischio idrogeologico, a tutela della sicurezza dei cittadini, della salvaguardia del patrimonio ambientale e della sostenibilità delle attività economiche.
Il progetto rappresenta un investimento non solo nella sicurezza del territorio, ma anche nella resilienza della comunità ligure, capace di affrontare le sfide del futuro con maggiore consapevolezza e preparazione.







