A partire dal 6 ottobre, la Regione Liguria lancia un’iniziativa di comunicazione estesa a tutto il territorio regionale, volta a illustrare il ruolo cruciale e l’ubicazione delle Case della Comunità, un pilastro fondamentale del piano sanitario nazionale finanziato dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Questa campagna non si limita a presentare una nuova struttura, ma a delineare una trasformazione profonda dell’assistenza sanitaria territoriale.
L’Assessore alla Sanità, Massimo Nicolò, descrive le Case della Comunità come veri e propri “hub” sanitari e sociosanitari, destinati a ridefinire il punto di riferimento per il cittadino.
Piuttosto che un edificio, si tratta di un modello integrato che mira a rafforzare la rete assistenziale primaria, garantendo una presa in carico continuativa e coordinata per i pazienti affetti da patologie croniche, una popolazione in costante crescita che richiede un approccio olistico e personalizzato.
Questo cambio di paradigma abbandona la visione frammentata dell’assistenza, favorendo una gestione proattiva e centrata sulla persona.
Attualmente, le Case della Comunità di Pieve di Teco e Imperia (ASL 1), Albenga e Finale Ligure (ASL 2), Voltri, Pegli, Sestri Ponente, Genova Borgo Fornari, Genova Struppa, Genova Via Archimede, Recco (ASL 3), e Chiavari e Rapallo (ASL 4) hanno già accolto i medici di medicina generale, segnando un primo passo in un percorso di sviluppo più ampio che prevede il completamento di ulteriori strutture entro il 2026.
Queste sedi rappresentano un esempio concreto di come la Liguria si impegna a modernizzare il sistema sanitario regionale, anticipando le sfide demografiche e le esigenze di salute della popolazione.
La campagna informativa si avvale di una strategia multicanale, combinando affissioni pubbliche, spot televisivi e radiofonici, messaggi mirati sui social media regionali, banner pubblicitari su siti di informazione e sezioni dedicate sul sito ufficiale della Regione.
L’obiettivo è raggiungere un pubblico ampio e diversificato, veicolando un messaggio chiaro e accessibile sull’importanza di queste nuove strutture.
All’interno delle Case della Comunità, i cittadini troveranno un’offerta diversificata di servizi, organizzati per rispondere a una vasta gamma di bisogni.
Il “Punto Unico di Accesso” facilita l’orientamento e fornisce informazioni dettagliate.
Si garantisce l’accesso diretto ai medici di medicina generale, ottimizzando i tempi di attesa e migliorando l’esperienza del paziente.
Le équipe multidisciplinari, composte da professionisti con competenze diverse, offrono servizi di cure primarie personalizzate.
L’assistenza domiciliare estende il supporto anche a chi non può recarsi in struttura.
Servizi specialistici ambulatoriali, infermieristici, l’integrazione con i servizi sociali, l’offerta di screening e vaccinazioni, e la disponibilità di un punto prelievi completano l’offerta.
Si tratta di una risposta concreta alla necessità di un sistema sanitario più efficiente, equo e vicino ai bisogni reali della comunità.







