lunedì 8 Settembre 2025
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Liguria

Ventimiglia, aggressione choc: feriti due tunisini, indagini in corso.

Nella notte ventimigliese, un episodio di violenza ha scosso la comunità locale, gettando luce sulle complesse dinamiche che gravano sul territorio limitrofo all’accampamento di migranti lungo il fiume Roya.
Due uomini, entrambi di origine tunisina e stimati rispettivamente intorno ai trent’anni e ai diciotto, sono rimasti feriti in un’aggressione che ha coinvolto armi da fuoco e coltellate.

L’incidente, verificatosi in via Tenda, presenta elementi di particolare gravità.

Il primo individuo ha riportato ferite da arma da fuoco, la cui natura e localizzazione sono oggetto di approfonditi accertamenti da parte delle forze dell’ordine.

Il secondo, il giovane diciottenne, ha subito una ferita penetrante alla coscia causata da un proiettile, aggravata da multiple ferite da taglio alla mano e alla gamba destra.
La fuga dei feriti, seguita dal ritrovamento mattutino e dai soccorsi d’urgenza, ha reso necessario un intervento immediato del sistema sanitario locale.
Il diciottenne, versando in condizioni critiche e affetto da ipotermia, è stato trasportato in ospedale in codice rosso, indicando un pericolo immediato per la sua vita.

L’uomo trentenne, pur necessitando di cure mediche, è stato classificato in codice di media gravità.

Le indagini, avviate immediatamente, mirano a ricostruire con precisione la sequenza degli eventi e a identificare i responsabili dell’aggressione.

L’attenzione si concentra non solo sull’aspetto criminale dell’atto violento, ma anche sulle possibili connessioni con le tensioni e le problematiche sociali che caratterizzano la zona, un crocevia di flussi migratori e vulnerabilità.

L’episodio riapre un dibattito urgente sulla sicurezza, la gestione dei flussi migratori e le strategie di prevenzione di fenomeni di criminalità che colpiscono sia i migranti stessi che la popolazione locale.

Si sospetta che l’aggressione possa essere legata a dinamiche interne alla comunità migrante stessa, ma non si esclude l’intervento di terzi.
La complessità del contesto richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga forze dell’ordine, servizi sociali, associazioni di volontariato e rappresentanti delle istituzioni locali.

L’obiettivo è non solo fare luce sulle responsabilità individuali, ma anche affrontare le cause profonde che alimentano l’insicurezza e la violenza in un territorio fragile come Ventimiglia.

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