mercoledì 17 Settembre 2025
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Liguria

Ventimiglia, sgombero baraccopoli: via libera alla riqualificazione del ponte

L’operazione di riqualificazione e rimozione delle strutture abusive che si annidavano nei cunicoli del ponte ferroviario di Ventimiglia ha preso il via questa mattina, segnando un’ulteriore fase dell’intervento più ampio, avviato il 10 settembre, volto a smantellare la baraccopoli insediata lungo le sponde del fiume Roya.
Un’azione coordinata tra la Prefettura e la Questura di Imperia, che coinvolge poliziotti, carabinieri e personale finanziario, per affrontare una situazione di evidente degrado e potenziale pericolo.
Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno rivelato l’esistenza di accampamenti improvvisati, caratterizzati da condizioni igienico-sanitarie inaccettabili e intrinsecamente pericolose per i loro occupanti.

L’intervento non si limita alla semplice rimozione delle strutture, ma mira a ripristinare la sicurezza del territorio, riqualificando un’area cruciale per la gestione del rischio idrogeologico.

La criticità risiede nel fatto che i cunicoli del ponte, originariamente concepiti come elementi di mitigazione delle inondazioni, svolgono un ruolo fondamentale nel convogliare le acque durante le piene del fiume Roya.

L’occlusione di questi spazi, causata dall’occupazione abusiva, compromette la capacità di risposta del sistema idraulico, esponendo a gravi pericoli le comunità a valle.

La priorità assoluta, pertanto, è garantire la libera circolazione delle acque, tutelando l’incolumità pubblica e prevenendo potenziali disastri.

Parallelamente alle operazioni di sgombero, il Comune ha avviato un’opera di pulizia e manutenzione dell’alveo del fiume, rimuovendo vegetazione infestante e detriti accumulati.
Questa attività, essenziale per mantenere un adeguato deflusso delle acque e prevenire l’insediamento di nuove occupazioni abusive, si inserisce in una strategia più ampia volta a rendere l’area meno vulnerabile e più sicura.
L’intervento, pur affrontando una situazione di emergenza umanitaria e sociale, pone l’accento sulla necessità di una gestione responsabile del territorio, bilanciando l’esigenza di fornire assistenza alle persone in stato di vulnerabilità con la salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza pubblica.

La complessità della situazione richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga le istituzioni, le associazioni di volontariato e le comunità locali, al fine di promuovere soluzioni sostenibili e durature, capaci di affrontare le cause profonde del fenomeno dell’accampamento abusivo e di offrire alternative concrete e dignitose per coloro che ne sono coinvolti.

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