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venerdì 24 Ottobre 2025

Ventimiglia, violenza domestica: allontanamento e indagini

Un drammatico episodio di violenza domestica ha portato all’emissione di un provvedimento di allontanamento da casa a Ventimiglia, a seguito di un’indagine condotta dalla Procura di Imperia e convalidata dal giudice per le indagini preliminari.

L’uomo, gravato da accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, ha trascinato la sua famiglia in un vortice di terrore e paura, culminato in un violento scontro avvenuto il 15 ottobre.
L’intervento della polizia, prontamente allertata, ha rivelato una scena angosciante: una casa teatro di un’aggressione brutale, con evidenti tracce di sangue sulle pareti, indicatori tangibili di una violenza fisica di notevole intensità.

L’uomo, in stato di ebbrezza al momento dell’intervento, era reduce da una spirale di rabbia scatenata da una semplice reprimenda paterna ricevuta in un bar, dove si trovava in compagnia di amici.
Questa reprimenda, apparentemente banale, ha fatto da detonatore per un’esplosione di violenza, con il figlio che ha immediatamente reagito aggredendo il padre con schiaffi e percosse.

La madre, intervenuta per cercare di placare la situazione e proteggere il marito, è stata a sua volta vittima dell’ira incontrollata del figlio, subendo aggressioni che l’hanno visti picchiarla e proiettarla violentemente contro lo stipite della porta.
Nonostante il dolore e la paura, l’anziana donna ha dimostrato un coraggio straordinario, riuscendo a contattare persone esterne che, a loro volta, hanno attivato i soccorsi tramite il numero di emergenza 112.
Le indagini successive hanno svelato una realtà ancora più preoccupante: l’uomo, afflitto da una grave dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti, aveva già ripetutamente manifestato comportamenti violenti nei confronti dei genitori, che avevano preferito il silenzio per timore di ritorsioni ulteriori.

Questa scelta, sebbene comprensibile di fronte alla minaccia, ha contribuito a perpetuare un clima di terrore all’interno del nucleo familiare, impedendo una presa di posizione tempestiva.
L’emissione del provvedimento di allontanamento rappresenta un primo passo verso la tutela della sicurezza dei genitori e la possibilità per l’uomo di affrontare i suoi problemi di dipendenza e di violenza attraverso un percorso di recupero e riabilitazione.
Il caso solleva, inoltre, interrogativi importanti sulla necessità di promuovere una maggiore consapevolezza sui fenomeni della violenza domestica e di offrire sostegno alle vittime, incoraggiandole a rompere il silenzio e a denunciare gli abusi.
La fragilità psicologica sottostante la dipendenza e la conseguente perdita di controllo, unite alla paura e all’isolamento delle vittime, rendono questi casi particolarmente complessi e richiedono un intervento multidisciplinare che coinvolga servizi sociali, psicologi e operatori specializzati.

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