La persistente problematica dell’abuso di stalli riservati ai disabili nella città della Spezia, come emerge dai dati preliminari dei primi dieci mesi del 2025, configura un quadro allarmante che riflette una profonda mancanza di rispetto verso le persone con mobilità ridotta e un’erosione della fiducia nel sistema di tutela dei diritti.
Gli oltre cinquecento accertamenti effettuati dalla Polizia Locale, un numero che supera ogni previsione, testimoniano un fenomeno diffuso e radicato, ben al di là di episodi isolati.
A questi dati quantitativi si aggiungono informazioni altrettanto preoccupanti: l’elevato numero di contrassegni, ottantotto per la precisione, sequestrati per uso improprio, e le nove persone denunciate per aver falsificato o utilizzato documenti contraffatti.
Questi numeri non sono semplici statistiche, ma rappresentano una violazione diretta della dignità e dell’autonomia di chi, quotidianamente, ha bisogno di questi spazi dedicati per affrontare le difficoltà legate alla propria condizione.
L’episodio recente, avvenuto in pieno centro cittadino in Piazza Beverini, con l’individuazione di un contrassegno irregolare su un veicolo, esemplifica la gravità della situazione.
La sanzione pecuniaria di quasi mille euro, unitamente alla decurtazione di punti sulla patente e la denuncia per falsa attestazione a un ente pubblico, evidenzia l’intensità della risposta delle autorità di fronte a comportamenti così riprovevoli.
Tuttavia, la questione non si limita alla semplice repressione.
L’abuso di stalli riservati ai disabili riflette un disagio sociale più ampio, un’incapacità di comprendere e rispettare le esigenze altrui.
Le motivazioni che spingono alcuni a commettere tali azioni possono essere molteplici: dalla semplice mancanza di consapevolezza alla ricerca di una posizione più comoda, fino a una deliberata volontà di appropriarsi di un servizio che non gli spetta.
È necessario un approccio integrato per contrastare efficacemente questo fenomeno.
Oltre al rafforzamento dei controlli da parte della Polizia Locale, si rende indispensabile un’opera di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza, con campagne di informazione che illustrino le conseguenze negative di tali abusi e promuovano una cultura del rispetto e della solidarietà.
Parallelamente, si dovrebbero valutare misure che rendano più difficile l’ottenimento e l’utilizzo dei contrassegni, ad esempio attraverso controlli più stringenti e una maggiore trasparenza nei processi di verifica.
L’introduzione di tecnologie innovative, come sistemi di videosorveglianza intelligenti, potrebbe contribuire a scoraggiare i trasgressori e a facilitare l’identificazione dei responsabili.
In definitiva, la lotta all’abuso di stalli riservati ai disabili non è solo una questione di ordine pubblico, ma un imperativo etico che richiede l’impegno di tutti: istituzioni, forze dell’ordine, cittadini.
Solo attraverso un’azione coordinata e una profonda riflessione sui valori di rispetto e inclusione sarà possibile garantire a tutti il diritto di vivere la città con dignità e autonomia.
La Spezia, come altre realtà urbane, deve confrontarsi con questa sfida, trasformandola in un’opportunità per rafforzare il senso di comunità e per costruire una città più giusta e accessibile per tutti.









