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mercoledì 19 Novembre 2025

Aurelia Bis: Nodo Giudiziario, Futuro Infranto e Nuove Speranze

Il Futuro Infranto e le Speranze Rinnovabili dell’Aurelia Bis: Un Nodo Giudiziario tra Sostenibilità, Infrastrutture e ResponsabilitàIl destino di due cruciali tratti dell’Aurelia Bis, quelli che lambiscono Savona e La Spezia, è sospeso in bilico, affidato alla decisione di un giudice.

La questione, emersa da un incontro multipartitico convocato presso la sede dell’Anas Liguria, coinvolge figure chiave come l’Amministratore Delegato Claudio Gemme, il Commissario di Governo Matteo Castiglioni, il Viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, l’Assessore Regionale Giacomo Giampedrone e rappresentanti locali.
L’incertezza riflette un quadro complesso, segnato da inadempienze contrattuali, ritardi significativi e una profonda riflessione sulle modalità di gestione delle grandi opere infrastrutturali in Italia.

L’Anas, forte di una determinazione manifestata attraverso un’imminente azione presso il Tribunale di Roma, intende formalizzare la risoluzione dei contratti stipulati con l’impresa ICI Italiana Costruzioni S.
p.
A.
Questa decisione, motivata da “gravi inadempienze” e “ritardi accumulati”, rappresenta una netta presa di posizione in merito alla capacità dell’impresa di portare a termine i lavori assegnati.

L’esito del giudizio sarà determinante: un rigetto della proposta di prosecuzione da parte di ICI permetterebbe all’Anas di procedere con la selezione di nuove imprese, con l’obiettivo di riavviare i lavori entro i primi mesi del 2026.

Un’accoglimento, invece, implicherebbe la possibilità per ICI di continuare, anche se con la possibilità per l’Anas di presentare appello in via civile.

La vicenda ICI Italiana Costruzioni S.
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A.

è intrisa di difficoltà finanziarie e gestionali.
La procedura di ricomposizione del debito, avviata presso il Tribunale di Roma, ha portato a una complessa cessione di rami d’azienda nel luglio 2025.

Nonostante questa transizione, i cantieri sono rimasti paralizzati, alimentando un clima di incertezza e disagi per le comunità locali.
La situazione evidenzia una vulnerabilità strutturale nel settore delle costruzioni, dove le difficoltà aziendali possono avere un impatto diretto su progetti strategici per il territorio.

L’Anas, consapevole dell’urgenza di risolvere la situazione, ha formalmente contestato gli inadempimenti dell’appaltatore, avviando le procedure di risoluzione contrattuale sia per la variante di Savona che per quella della Spezia.
La decisione di non rinnovare l’incarico a ICI riflette una valutazione pragmatica: la prosecuzione dei lavori con la stessa impresa risulterebbe, a detta di Gemme e Castiglioni, antitetica rispetto alla necessità di garantire la rapida e efficiente conclusione delle opere.
Il piano concordatario presentato da ICI, sebbene volto a trovare una soluzione, non ha convinto l’ente appaltante.

La vicenda Aurelia Bis solleva interrogativi fondamentali sulla governance delle infrastrutture, sulla trasparenza degli appalti e sulla responsabilità delle imprese.

La soluzione del nodo giudiziario si prospetta cruciale non solo per la realizzazione della strada, ma anche per ripristinare la fiducia dei cittadini e promuovere un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla pianificazione strategica, sulla gestione efficiente delle risorse e sulla tutela del bene comune.
La speranza è che, al di là dell’esito della decisione giudiziaria, si possa gettare le basi per un nuovo approccio, che metta al centro la qualità, l’affidabilità e il rispetto dei tempi, a beneficio di tutti.

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