La Dolomiti Rescue Race 2025, competizione di eccellenza nel panorama del soccorso alpino europeo, si è conclusa a Pieve di Cadore con la vittoria inaspettata del team ceco, testimonianza di una preparazione tecnica impeccabile e di una strategia di gara particolarmente efficace.
L’edizione, che ha visto la partecipazione di ben 71 squadre provenienti da otto nazioni, ha rappresentato un banco di prova impegnativo per i soccorritori, mettendo alla prova le loro capacità in un ambiente alpino tecnicamente complesso e spesso imprevedibile.
Il secondo posto è stato conquistato dal team della Valle Brembana, storicamente competitivo in questa competizione, seguito a ruota dai soccorritori delle Valli di Lanzo, Usseglio, Lanzo e Forno Alpi Graie, che hanno dimostrato un’ottima sinergia di squadra.
La Guardia di Finanza, leader per gran parte del percorso, si è dovuta accontentare del quarto posto, evidenziando la competitività estremamente elevata di questa edizione.
Un plauso particolare va alle soccorritrici slovene, prime in classifica tra le squadre interamente femminili, un segnale di crescente affermazione delle donne nel mondo del soccorso alpino.
La competizione ha visto la partecipazione di squadre provenienti da Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Polonia, Austria, Serbia e Croazia, a conferma del suo crescente appeal internazionale.
Quest’anno, una novità assoluta ha visto la partecipazione del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori Teseo Tesei di La Spezia, sottolineando l’evoluzione della competizione e l’ampliamento delle competenze coinvolte nel soccorso in ambiente montano.
La presenza di specialisti operativi provenienti da diverse discipline militari testimonia l’importanza crescente dell’interoperabilità tra forze di soccorso di diversa natura.
Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto determinante della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la Dolomiti Rescue Race si configura come un evento di rilevanza nazionale, un vero e proprio crocevia di esperienze e un’occasione unica per lo scambio di competenze tra professionisti del settore.
La gara, strutturata in squadre composte da quattro elementi, richiede ai partecipanti un elevato grado di preparazione fisica e tecnica, non solo in termini di abilità alpinistiche, ma anche nella gestione di situazioni di emergenza.
Il percorso, che si snoda lungo le spettacolari Dolomiti Bellunesi, presenta un dislivello positivo di 1.230 metri, con un tratto particolarmente impegnativo di 250 metri in cresta rocciosa esposta, che richiede una calata in corda doppia di 60 metri.
La discesa, con un dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle, dove le squadre devono affrontare la prova finale: l’assemblaggio e il trasporto di una barella fino all’arrivo in Piazza Tiziano a Pieve di Cadore.
Questa fase, apparentemente semplice, richiede coordinazione, forza e resistenza, mettendo alla prova la capacità delle squadre di lavorare in sinergia sotto pressione.
La competizione non è solo una gara di velocità, ma una simulazione di soccorso che valuta la capacità dei team di agire in modo efficiente ed efficace in contesti alpini complessi e potenzialmente pericolosi.