Fincantieri introduce Deep, un’architettura di sistemi integrati concepita per la salvaguardia, il monitoraggio e la gestione proattiva delle infrastrutture sottomarine.
Presentato ufficialmente presso il Centro di supporto e sperimentazione navale della Marina Militare a La Spezia, Deep (Dynamic Ecosystem for Enhanced Performance) rappresenta un cambio di paradigma nell’approccio alla sicurezza degli asset critici collocati in ambiente marino.
L’innovazione centrale di Deep risiede nella sua natura olistica.
Non si tratta di un singolo dispositivo o strumento, bensì di una rete complessa e interconnessa che fonde sensori avanzati, piattaforme robotiche autonome e sofisticati sistemi di analisi dati.
Come sottolinea Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, l’eccellenza del progetto risiede nell’integrazione di elementi distintivi, in particolare la capacità di comando e controllo, con un’infrastruttura comunicativa robusta e flessibile.
La crescente minaccia di conflitti ibridi e attacchi asimmetrici ha reso urgente l’evoluzione delle strategie di protezione delle infrastrutture subacquee, tradizionalmente sottovalutate.
Deep risponde a questa necessità con un’architettura modulare e scalabile, capace di adattarsi a scenari operativi sempre più complessi.
Il sistema integra competenze di diverse realtà, tra cui GraalTech, che fornisce elementi chiave per la componente robotica.
L’architettura di Deep si articola in quattro componenti principali:1.
Rete di Idrofoni in Fibra Ottica: Un sistema di allarme precoce costituito da una rete densa di idrofoni ad alta sensibilità, dislocati su tripodi ancorati sul fondale marino a profondità superiori ai 300 metri.
Questa rete garantisce una sorveglianza continua e capillare, in grado di rilevare vibrazioni, rumori anomali e qualsiasi segnale sospetto.
L’utilizzo della fibra ottica massimizza la larghezza di banda e riduce la latenza, consentendo una trasmissione dati in tempo reale.
2.
Flotta di Droni Subacquei Autonomi (X300): Una squadra di veicoli subacquei operanti in modalità autonoma, equipaggiati con sonar avanzati, videocamere ad alta risoluzione e sensori parametrici.
Questi droni sono in grado di identificare e classificare minacce potenziali, raccogliendo informazioni dettagliate sull’ambiente sottomarino.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale integrati consentono l’elaborazione automatica delle immagini e il riconoscimento di oggetti, riducendo il carico di lavoro degli operatori umani.
3.
Piattaforma di Gestione Dati (UMS): Un sistema centralizzato per l’acquisizione, l’elaborazione e la visualizzazione dei dati provenienti da tutti i sensori e i droni.
La piattaforma UMS è progettata per operare anche in assenza di connettività GPS, garantendo la continuità operativa in condizioni estreme.
4.
Infrastruttura di Supporto Superficie (Opzionale): Un modulo estensibile che include una base operativa aerea per la gestione della flotta di droni, sistemi di lancio e recupero avanzati e un radar per la sorveglianza aerea e l’individuazione di minacce in bassa quota.
Deep non è solo una soluzione tecnologica, ma una risposta strategica alla crescente complessità delle sfide di sicurezza nel dominio subacqueo.
La sua architettura aperta e modulare permette un’evoluzione continua, integrando nuove tecnologie e adattandosi alle mutevoli esigenze operative.








