martedì 23 Settembre 2025
14.6 C
Liguria

Italia ferma per Gaza: mobilitazione nazionale tra proteste e scontri.

Ondata di Mobilitazione Nazionale per Gaza: Un Paese a Fermo tra Proteste e TensioniUn’Italia a riposo, un Paese paralizzato dalla rabbia e dalla solidarietà verso il popolo palestinese.

La giornata dello sciopero nazionale per Gaza ha visto un’incredibile mobilitazione popolare, con manifestazioni che hanno interessato l’intero territorio nazionale, dalla Sicilia alla Liguria, dal Veneto al Piemonte, creando disagi diffusi e mettendo a dura prova l’ordine pubblico.
L’azione di protesta, promossa da un’ampia coalizione di collettivi studenteschi, associazioni pacifiste, sindacati e movimenti sociali, ha visto la contemporanea interruzione di servizi essenziali, con autostrade bloccate, tangenziali paralizzate, porti rallentati e disagi nelle stazioni ferroviarie, riflettendo la portata e l’intensità del sentimento di indignazione diffusa.

Napoli, con una partecipazione stimata di 15.000 persone, ha espresso la sua voce con un corteo che si è concluso con una veemente esposizione di striscioni alla stazione marittima.

A Bologna, un corteo di circa 50.000 persone, dopo aver occupato simbolicamente gli accessi all’Università, ha creato un vero e proprio caos, bloccando il ponte mobile, la tangenziale e un tratto dell’autostrada A14, con conseguenti fermi e perquisizioni di alcuni manifestanti.
A Trieste, la manifestazione ha visto la partecipazione di circa 7.000 persone, con episodi di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, culminati in lanci di sassi e risposta con lacrimogeni.
Il corteo di Roma, stimato tra i 50.000 e i 100.000 partecipanti, ha visto momenti di forte tensione, con lanci di uova contro la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale e il successivo blocco della tangenziale, dove alcuni manifestanti hanno scavalcato i guard rail.
L’occupazione della Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” ha ulteriormente amplificato l’impatto della protesta.
A Genova, un corteo di 20.000 persone ha visto un tentativo, sventato dalla polizia, di raggiungere il casello autostradale di Genova Ovest, mentre a La Spezia, un presidio delle associazioni pacifiste si è tenuto di fronte all’ingresso del porto commerciale.
A Milano, la protesta si è trasformata in un episodio di grave violenza, con un assalto alla Stazione Centrale che ha portato a feriti e fermi.

A Torino, gli ingressi del Campus Universitario Einaudi sono stati bloccati, mentre in diverse città, tra cui Palermo e Calenzano, si sono verificate tentativi di accesso a porti e autostrade, respinte dalle forze dell’ordine.

A Pisa, la manifestazione ha paralizzato la Firenze-Pisa-Livorno, mentre a Marghera, un corteo di 20.000 persone ha tentato, senza successo, di entrare nel Porto commerciale, creando una lunga coda di camion bloccati.

Durante le manifestazioni, si sono registrati atti di vandalismo e contestazione simbolica, come la bruciatura di fotografie della premier Giorgia Meloni e di Benjamin Netanyahu, e l’incatenamento di attivisti a semafori, con il conseguente blocco del traffico.
La giornata di mobilitazione ha rappresentato un chiaro segnale di profondo disagio e di forte impegno civile da parte di una vasta sezione della popolazione italiana, testimoniando la crescente preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e sollecitando un’azione diplomatica e politica più incisiva a livello internazionale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -