Un complesso scenario meteorologico sta interessando la Liguria, con fenomeni convettivi intensi e contrasti termici marcati che si manifestano in forme diverse, dalla formazione di trombe marine all’abbondante nevicate in montagna.
L’area del Golfo del Tigullio, nel levante genovese, è stata teatro oggi pomeriggio della genesi di multiple trombe marine, fenomeni atmosferici violenti ma fortunatamente tenuti a distanza dalla costa grazie all’azione stabilizzante del vento di tramontana.
Questo episodio, pur evocando il dramma di sabato a Pegli, non ha causato danni o conseguenze dirette sulla popolazione.
L’instabilità atmosferica è il risultato di una dinamica complessa.
Un fronte perturbato, alimentato da correnti meridionali, si scontra con le conformazioni orografiche del territorio, generando ascendenze d’aria calda e umida.
Queste masse d’aria, raffreddandosi rapidamente in quota, favoriscono la formazione di nubi temporalesche estremamente sviluppate, capaci di generare piogge torrenziali, grandinate di dimensioni rilevanti e, come nel caso odierno, la rotazione verticale che porta alla creazione di trombe marine.
La temperatura al suolo, in alcuni punti non superiore ai pochi gradi, accentua il contrasto con l’aria calda in risalita, intensificando la violenza dei fenomeni.
Parallelamente, un’ondata di freddo proveniente dalle regioni settentrionali sta interessando i versanti padani liguri, con un’allerta gialla per neve valida su diverse zone.
I rialzi appenninici, in particolare, si sono imbiancati con accumuli significativi: oltre 15 centimetri al Passo di Cento Croci (strada statale 523) e a Santo Stefano d’Aveto, dove la temperatura ha raggiunto lo zero grado.
La precipitazione nevosa si estende anche ad altre località come Varese Ligure (La Spezia), Dego (Savona) e Triora (Imperia), sottolineando la generalizzata alterazione delle condizioni atmosferiche.
Le grandinate, registrate a Camogli e Bogliasco con una temperatura di soli 5 gradi, rappresentano un ulteriore indicatore dell’intensa turbolenza atmosferica.
L’interazione tra la massa d’aria fredda in quota e l’umidità proveniente dal Mar Ligure crea un ambiente ideale per la formazione di precipitazioni intense e localizzate, che possono causare danni all’agricoltura e alle infrastrutture.
L’evoluzione del quadro meteorologico rimane incerta e richiede un monitoraggio costante, tenuto conto dei potenziali rischi connessi a fenomeni convettivi, nevicate a bassa quota e alla possibilità di nuove trombe marine.
L’azione del vento di tramontana, sebbene attualmente stabilizzante, potrebbe invertirsi, modificando radicalmente la dinamica degli eventi e richiedendo un adeguamento delle misure di protezione civile.









