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domenica 26 Ottobre 2025

Liguria, venti estremi: raffiche a 134 km/h e mare agitato.

La Liguria ha subito ieri un’eccezionale impatto da venti di forza straordinaria, manifestando una distribuzione spaziale e altitudinale significativa.

I dati raccolti dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAL) delineano un quadro di fenomeni meteorologici di notevole intensità, con picchi di velocità che hanno superato ampiamente le medie stagionali.
L’evento più estremo si è verificato a Casoni di Suvero, nell’entroterra spezzino, a un’altitudine di 1070 metri sul livello del mare, dove una raffica ha raggiunto la velocità vertiginosa di 134,6 km/h.
Questo valore, contestualizzato all’orografia complessa della zona, suggerisce una combinazione di fattori come la pressione atmosferica, la temperatura e le caratteristiche del terreno che hanno favorito l’intensificazione del vento in quota.

Parallelamente, nell’Imperiese, seppur a quote superiori – Poggio Fearza (1845 m slm) ha registrato 115,2 km/h, mentre Monte Maure (210 m slm) ha misurato 111,2 km/h – l’impatto dei venti si è fatto sentire in modo significativo anche a livello locale.

L’ampia variazione di altitudine tra i diversi punti di rilevamento sottolinea come la morfologia ligure, con le sue valli strette e le creste elevate, amplifichi e canalizzi i flussi d’aria, creando differenze notevoli nella velocità e direzione del vento.

Anche le aree costiere, come La Spezia (109,8 km/h) e Monte Rocchetta nello spezzino (100,1 km/h), hanno sperimentato raffiche intense, testimoniando una generale instabilità atmosferica che ha investito l’intera regione.

Le condizioni marine hanno rispecchiato l’agitazione atmosferica.
ARPAL ha rilevato onde di altezza massima pari a 4,5 metri, caratterizzate da un periodo di circa 9,5 secondi.

Questo periodo, che rappresenta l’intervallo di tempo tra il passaggio di due creste ondulatorie consecutive, indica un’energia considerevole impressa dalle raffiche di vento sulla superficie del mare, generando onde di elevata ampiezza e potenziale impatto sulle infrastrutture costiere e sulle attività marittime.

L’interazione tra vento e mare ha contribuito a creare un contesto di elevata pericolosità, richiedendo particolare attenzione alla sicurezza e alla prevenzione di eventuali danni.
L’analisi dettagliata di questi dati è cruciale per migliorare la comprensione dei meccanismi alla base di questi eventi estremi e per sviluppare strategie di mitigazione dei rischi legati alla variabilità climatica.

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