Il porto di Salerno si proietta verso il futuro con un ambizioso piano di sviluppo infrastrutturale e tecnologico, consolidando il suo ruolo strategico nel panorama commerciale del Mediterraneo.
L’ultimo tassello di questo piano è l’entrata in funzione di una maxi gru container di ultima generazione, prodotta da Gottwald-Konecranes, un investimento significativo di circa sette milioni di euro che si aggiunge ai quindici milioni già impiegati nel 2025 e ai quarantamiliardi complessivi investiti nel quadriennio 2022-2025.
Questa imponente macchina, la più grande della sua categoria, si distingue per le sue dimensioni: una torre alta quasi 60 metri e un braccio di 64 metri, con una cabina posizionata ad un’altezza di 43,40 metri per garantire una visibilità ottimale anche sulle navi più grandi.
La sua capacità di sollevamento, pari a 125 tonnellate, e la possibilità di movimentare contemporaneamente due container da 32,5 tonnellate ciascuno, la rendono adatta alla gestione di navi super post-Panamax, con un’ampiezza fino a 23 file di container.
L’adozione di un sistema di azionamento ad ultracondensatori e l’alimentazione elettrica non solo ottimizzano le prestazioni, riducendo i tempi di permanenza delle navi in banchina, ma minimizzano anche l’impatto ambientale, con un abbattimento significativo di emissioni sonore e inquinanti.
A breve distanza seguirà l’attivazione di un secondo carro ponte elettrico (ERTG – Electric Rubber Tyred Gantry Crane), prodotto da Liebherr, che incrementerà la capacità di stoccaggio del terminal, permettendo di impilare i container in configurazioni ad alta densità (dieci file in larghezza e sei più una in altezza).
Questa nuova macchina contribuirà ad aumentare la capacità di stoccaggio all’import di mille TEU (Twenty-foot Equivalent Unit), portando a quattro il numero di macchine di questo tipo operative nel terminal.
L’impegno costante verso il miglioramento continuo si riflette nei risultati del traffico contenitori di Salerno Container Terminal (SCT), che nel 2025 raggiungerà la quota di 410.000 TEU, segnando una crescita del 14% rispetto all’anno precedente e un incremento del 30% nel periodo 2022-2025.
Questa performance positiva testimonia la capacità del porto di attrarre nuovi traffici e di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato globale.
Agostino Gallozzi, presidente del Gruppo Gallozzi, sottolinea l’importanza delle nuove assunzioni (51 unità nel 2025, con particolare attenzione all’occupazione femminile) e l’impegno del gruppo a sostenere l’economia locale, con oltre 500 dipendenti diretti e 1.500 indiretti.
L’azienda, forte della sua “Blue Economy”, si configura come un motore di sviluppo per il territorio.
Il porto di Salerno si conferma un hub logistico cruciale, con 22 servizi di linea full container settimanali, offerti da 14 compagnie di navigazione, che collegano le aziende del Centro-Sud Italia con i mercati mondiali.
Questo dato è confermato anche dall’indice di connettività marittima elaborato dall’UNCTAD, che posiziona Salerno al terzo posto tra i porti regionali italiani, subito dopo Genova e La Spezia.
L’innovazione tecnologica rappresenta un pilastro fondamentale per il futuro del porto.
In collaborazione con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, all’interno del progetto “Spoke 10”, SCT partecipa a iniziative all’avanguardia.
Il progetto “5G Port” mira all’implementazione di una rete 5G dedicata, mentre il progetto “Terminal Management Platform for Optimizing Container Management (TMP40CM)” sviluppa un modello innovativo per la gestione dei container, ottimizzando la produttività per metro quadrato.
Questi sforzi mirano a creare un porto più efficiente, sostenibile e connesso, pronto ad affrontare le sfide del futuro e a consolidare la sua posizione di leader nel settore.









