L’ambiente calcistico, per sua natura, è un teatro di valutazioni implacabili, dove il successo tangibile definisce la percezione di un allenatore.
Luca D’Angelo, navigato tecnico dello Spezia, ne è consapevole, e l’esperienza maturata gli consente di navigare queste acque turbolente con pragmatismo.
Ricorda un passato in cui la gestione emotiva avrebbe potuto essere diversa, ma ora il suo focus è interamente rivolto alla trasmissione di un messaggio fondamentale alla squadra.
La recente fase, segnata da tre pareggi e quattro sconfitte nelle prime sette partite che relegavano lo Spezia all’ultimo posto in classifica, ha richiesto un intervento delicato.
La fiducia del club, benché manifestata, è una risorsa fragile, e l’urgenza di una vittoria si fa sentire.
D’Angelo sottolinea, con chiarezza, la necessità di una profonda ripresa, non tanto tecnica, quanto *caratteriale*.
La conferenza stampa si è rivelata un’occasione per esprimere un approccio olistico alla gestione della squadra.
“Abbiamo parlato tanto, provando ad ascoltarci,” afferma D’Angelo, evidenziando un’attenzione particolare al benessere psicologico dei singoli calciatori.
Riconosce la loro umanità, la diversità dei modi in cui affrontano le avversità, un aspetto cruciale per la costruzione di un gruppo coeso e resiliente.
La convivenza, sia in campo che fuori, ha creato un legame, un tessuto di relazioni che si rivela fondamentale nei momenti di difficoltà.
La discussione si è poi spostata sull’analisi tattica.
D’Angelo respinge l’idea che il problema risieda principalmente nel modulo di gioco, concentrandosi invece sulla *convinzione* che anima l’esecuzione delle azioni.
È la fiducia in sé stessi, la ferrea convinzione nella propria capacità di reagire, a fare la differenza.
La squadra deve incarnare le proprie caratteristiche con determinazione, esprimendo il proprio potenziale senza remore.
La situazione relativa agli infortunati presenta alcune incognite: Comotto è rientrato dalla sosta nazionale con acciacchi, il che potrebbe costringerlo a rimanere a riposo in tribuna.
Buone notizie, invece, per Hristov, Wisniewski e Vlahovic, pronti a dare il loro contributo.
La presenza del proprietario, Thomas Roberts, arrivato da Boston per seguire da vicino la squadra, sottolinea l’importanza dell’impegno societario.
D’Angelo anticipa un Cesena agguerrito, per il quale sono stati preparati specifici accorgimenti tattici.
Tuttavia, l’imperativo rimane quello di esprimere al massimo le proprie qualità, di incarnare l’identità dello Spezia con orgoglio e determinazione.
La partita si preannuncia cruciale, non solo per la classifica, ma anche per il morale e la fiducia di un gruppo che aspira a risalire la china.








