Spezia, debutto amaro: ko nel derby e futuro incerto

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Un debutto opaco e amaro segna l’inizio del percorso dello Spezia nella stagione 25/26 di Serie B.
La squadra di mister D’Angelo, gravata da un mercato ancora incompleto e decimata da un’emergenza infortuni che ne compromette la profondità di rosa, si arrende in casa alla Carrarese per 0-2 in un derby infiammato, ma gestito male.
La prestazione, priva di mordente e di idee, riflette le difficoltà di un gruppo in rodaggio, costretto a fare i conti con assenze pesanti e scelte imposte dall’urgenza.
Il primo tempo, sebbene equilibrato, non presagiva il tracollo che si sarebbe consumato poco dopo l’intervallo.

L’episodio cruciale al 45′, un fallo di Kouda su Finotto in area, sbloccato dall’intervento dell’On Field Review, impone il rigore e l’espulsione, modificando radicalmente la dinamica del match.
Schiavi, glaciale dagli undici metri, trasforma, indirizzando inesorabilmente la partita verso la disfatta bianconera.
La condizione di emergenza dello Spezia si rivela una zavorra inestricabile.
L’elenco dei malumati, con ben sette indisponibili, priva D’Angelo della possibilità di variare gli schemi e di contare su alternative di peso.

La mancanza di un esterno sinistro di ruolo, assente a causa del forfait di Aurelio, aggrava ulteriormente la situazione tattica.

La panchina, composta da giovani provenienti dalla Primavera (Insignito, Bertoncini e Onofri) e giocatori con un piede fuori dalla squadra (Zurkowski, Djankpata e Corradini), testimonia la fragilità e l’incertezza che avvolgono il club.
Nel tentativo di invertire la rotta, D’Angelo opera alcune modifiche al rientro in campo, inserendo Artistico e Comotto, ma le scelte si rivelano inefficaci.

Il ritmo di gioco rimane blando, le occasioni da gol si fanno sempre più rare e la frustrazione serpeggia tra i giocatori e i tifosi.

La beffa finale arriva al 71′, con un errore di disimpegno di Esposito che regala a Schiavi l’opportunità di siglare il gol del definitivo 0-2 con un tiro preciso e potente.

Al di là della sconfitta, la squadra spezzina deve affrontare la prospettiva di dover disputare un altro turno casalingo contro un avversario ostico come il Catanzaro, sempre in condizioni di emergenza.
L’inizio di stagione si preannuncia dunque estremamente difficile, mettendo a dura prova la resilienza e la capacità di reazione di un gruppo chiamato a superare una serie di avversità che rischiano di compromettere le ambizioni di una squadra che, sulla carta, dovrebbe aspirare a ben altro.
La ricostruzione e la ricerca di soluzioni alternative diventano priorità assolute per il mister e la società, in un momento delicato che richiede lucidità, coraggio e un forte spirito di squadra.

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