Spezia e Lunigiana: Violenta tempesta, danni e disagi

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Una tempesta di rara violenza ha flagellato la provincia della Spezia e la Lunigiana nella notte, orchestrando un quadro di degrado e disagi che ha messo a dura prova la resilienza della comunità.
L’evento meteorologico, caratterizzato da venti impetuosi e precipitazioni intense, si è manifestato con particolare intensità tra le 21:00 e le 21:30, lasciando dietro di sé una scia di danni strutturali e interruzioni di servizi essenziali.

Le raffiche, capaci di superare i 100 chilometri orari, hanno investito con furia il capoluogo, il Golfo dei Poeti e l’intera Riviera, manifestando una forza distruttiva che ha abbattuto alberi secolari, sradicato cartelli stradali, e persino spostato container portuali, come testimonia l’incidente alle spalle del porto della Spezia.

I dati forniti dal servizio meteorologico regionale hanno quantificato l’intensità di questi fenomeni: 111.6 km/h in città, 111.2 km/h nelle pittoresche Cinque Terre, 102.2 km/h a Porto Venere, 100.4 km/h a Lerici, e un impressionante picco di 144.7 km/h ai Casoni di Suvero, nell’entroterra, evidenziando una distribuzione non uniforme della forza del vento che ha colpito diverse aree con intensità variabile.
La risposta immediata è stata orchestrata da un esercito di soccorritori: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, tecnici comunali, e una miriade di volontari, impegnati in una nottata di interventi urgenti per garantire la sicurezza della popolazione e ripristinare la viabilità.

L’Aurelia, arteria vitale per la comunicazione costiera, è stata temporaneamente interrotta a La Foce a seguito del crollo di un pino monumentale, un evento che ha drammaticamente illustrato la potenza della tempesta.

Anche le frazioni più remote, come Ponzò, Polverara e la Val Graveglia, hanno necessitato di interventi mirati per garantire l’accesso ai servizi essenziali.

Ad Ameglia, l’attenzione si è concentrata sul ripristino del Ponte della Colombiera sul fiume Magra e sulla liberazione di Via Alta, un’arteria cruciale per il transito fluviale e stradale.
Le piogge torrenziali, unite alla forza del vento, hanno causato allagamenti a Porto Venere e Riomaggiore, aggravando ulteriormente la situazione di emergenza.

Numerose abitazioni private hanno subito danni, testimonianza diretta della violenza della tempesta.

L’episodio solleva interrogativi sulla vulnerabilità del territorio, sottolineando la necessità di una pianificazione urbanistica più attenta ai rischi naturali e di un investimento mirato al rafforzamento delle infrastrutture, in grado di resistere a eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, un campanello d’allarme che impone una riflessione profonda sulle strategie di adattamento climatico e di protezione civile.

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