Lo Spezia di Luca D’Angelo esce da Empoli con un pareggio che, pur non risolutivo, segna un’evoluzione significativa nel percorso di squadra.
Dopo un inizio di campionato incerto, la prestazione in Toscana rivela un’intensità e una dinamicità di gioco che latitavano nelle prime uscite, offrendo sprazzi di calcio più vivace e propositivo.
La partita si accende al 18° minuto, quando l’arbitro Feliciani, dopo aver consultato il VAR, concede un calcio di rigore allo Spezia per una fallo su Cassata.
Esposito si incarica della trasformazione, insaccando il suo primo gol stagionale e portando avanti i liguri.
Il resto del primo tempo è un susseguirsi di interventi degni di nota da parte dei due portieri, protagonisti indiscussi.
Il giovane Mascardi, tra i pali dello Spezia, si erge a muro, respingendo con prontezza i tentativi di Yepes (22′) e Shpendi (41′).
Dall’altra parte, Fulignati, guardiano dell’Empoli, si fa trovare pronto per disinnescare un tiro ravvicinato di Beruatto allo scadere del primo tempo (45+4′), mantenendo intatto il vantaggio spezzino.
Questi interventi non si limitano a negare gol, ma incarnano la resilienza e la determinazione delle due formazioni.
La ripresa si apre con un immediato pareggio dell’Empoli, grazie a Popov che, con un tocco fortunato e tecnico, devia sotto la traversa un cross di Elia (49′).
L’episodio evidenzia come una minima distrazione possa compromettere la fragilità difensiva, ma anche come la fortuna possa accodarsi al talento.
Il match continua a essere dominato dalle parate prodigiose: Mascardi è provvidenziale su una deviazione involontaria del proprio difensore Mateju (55′), mentre Fulignati si supera neutralizzando un tiro angolato di Artistico (64’).
La partita si trascina in un equilibrio tattico che penalizza entrambe le squadre.
Di Serio, a due passi dalla porta, spreca clamorosamente un’occasione da gol (74′), incarnando la frustrazione di una partita combattuta, ma priva di quella lucidità necessaria per sbloccarla definitivamente.
La stanchezza, palpabile nei movimenti dei giocatori, prende il sopravvento, portando le squadre a rallentare il ritmo e a concentrarsi sulla difesa del risultato.
Il pareggio finale, pur non risolvendo le problematiche di classifica, rappresenta un punto di partenza per lo Spezia, un segnale di crescita che, se capitalizzato, potrebbe tradursi in un percorso più solido e convincente.
Il match di Empoli non è solo una partita, ma un’occasione per analizzare i progressi compiuti e per individuare le aree di miglioramento.