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venerdì 24 Ottobre 2025

Spezia, terremoto e ritorno: D’Angelo resta, tra stupore e appello.

La settimana trascorsa allo Spezia calcio si è rivelata un vero e proprio terremoto emotivo, culminata con una trasferta ad Avellino avvolta in un’aura di incertezza.
Dopo la recente sconfitta interna contro il Cesena, che ha relegato i bianchi all’ultimo posto in classifica con un bilancio di cinque sconfitte e tre pareggi in otto partite, la sensazione di una rottura sembrava ineluttabile.
Le dichiarazioni del presidente Stillitano nel post-partita, seguite da un’immediata trattativa con Guido Pagliuca, lasciavano presagire l’esonero dell’allenatore Luca D’Angelo, un esito apparentemente scontato.
L’inaspettato revirement, però, ha lasciato tutti sgomenti, senza che la società fornisse spiegazioni concrete.

Interrogato sull’accaduto, D’Angelo ha espresso il suo stupore, sottolineando di non essere stato coinvolto negli eventi e di aver proseguito con la preparazione della squadra secondo il programma stabilito.
Ha ribadito il suo approccio diretto e la sua disponibilità ad affrontare le difficoltà, rifiutando interpretazioni di una fuga di fronte alle critiche.

La sua permanenza, tuttavia, non è un atto di ostinazione, bensì un riflesso del suo profondo legame con la realtà spezzina.
“Devo fare i conti con la sofferenza che si respira,” ha affermato l’allenatore, riferendosi alla passione dei tifosi e al dolore di chi lavora nel club.

Ha poi lanciato un appello ai giocatori, esortandoli a riscoprire l’identità spezzina, intesa come sintesi di valori e ambizioni condivise.
“Devono giocare per le loro famiglie, per dimostrare il loro valore e per onorare la maglia.
” Un messaggio chiaro: l’impegno deve andare oltre la semplice esecuzione tattica, poiché si tratta di rappresentare un territorio e una comunità.

La domanda sull’eventuale sensazione di abbandono è stata accolta con una risposta evocativa: “Un vecchio maestro mi ha insegnato che è difficile parlare di chi non c’è.

” Un modo per eludere le polemiche e concentrarsi sul presente.
Tuttavia, la fiducia nei suoi giocatori rimane granitica.
“Vi dico che questo spogliatoio è unita e dedita al lavoro,” ha assicurato, sottolineando l’impegno profuso in ogni allenamento.

La motivazione, in questo momento delicato, è alimentata da un mix di fattori: la responsabilità individuale, il desiderio di riscattare la stagione e un profondo legame con la storia del club.
“Sono legatissimi a questa squadra,” ha concluso, trasmettendo un senso di speranza e la ferma volontà di affrontare le prossime sfide con determinazione.

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