Una ventata di fiducia avvolge lo Spezia, che al cospetto di un Avellino afflitto da mille difficoltà, conquista un risultato schiacciante, un netto 0-4 che segna potenzialmente un punto di svolta nel percorso di ricostruzione della squadra ligure.
La vittoria, arrivata al Partenio, non è solo un dato di fatto, ma il coronamento di un momento delicato che ha visto il club in bilico, con la scorsa settimana immersa in voci di un possibile cambio tecnico.
L’espulsione di Palmiero, a seguito di un fallo violento su Esposito, a fine primo tempo, ha conferito agli aquilotti un vantaggio numerico cruciale, sfruttato con intelligenza e pazienza nella ripresa.
L’Avellino, ultimo in classifica e alla ricerca disperata di una vittoria, ha mostrato difficoltà evidenti nel contenere l’intensità e la creatività dello Spezia.
Il gol di Aurelio, al 63° minuto, frutto di una fluida azione avviata da Nagy, ha sbloccato il risultato, ma non ha innescato la reazione sperata dagli uomini di mister Biancolino.
Anzi, l’Avellino si è trovato a fronteggiare un pressing asfissiante e una difesa spezzina imperiosa, capace di disinnescare ogni tentativo offensivo.
L’apporto dalla panchina di D’Angelo si è rivelato determinante.
Vlahovic, Di Serio e Beruatto hanno interpretato al meglio i dettami del tecnico, trascinando lo Spezia verso un trionfo inequivocabile.
La rete di Vlahovic, siglata con un tocco felice su un’azione elegante orchestrata da Esposito, ha aperto le porte a un finale al cardiopalma.
Il tiro potente e preciso di Vignali da fuori area, una saetta che si è insaccata sotto la traversa, ha ampliato ulteriormente il divario.
Infine, Di Serio, abilmente servito da un cross millimetrico di Beruatto, ha siglato il gol che ha sancito il verdetto finale.
La vittoria non è solo il risultato di una prestazione convincente, ma anche il simbolo di un rinnovato spirito di squadra, unito in un abbraccio collettivo nei confronti di mister D’Angelo, che solo pochi giorni prima sembrava prossimo all’esonero.
La dirigenza, dopo aver sondato Guido Pagliuca, ha evidentemente compiuto una scelta ponderata, riconoscendo al tecnico le qualità per guidare la squadra verso la risalita.
Ora, lo Spezia si appresta ad affrontare il Padova, consapevole che questa vittoria rappresenta un punto di partenza, ma che il cammino verso la salvezza è ancora lungo e irto di ostacoli.
La partita casalinga contro il Padova sarà un banco di prova fondamentale per confermare il segnale positivo emerso dalla vittoria di Avellino e per consolidare la fiducia ritrovata da giocatori e tifosi.








