Un’operazione con risvolti internazionali, orchestrata dal Nucleo Forestale dei Carabinieri di Borghetto Vara, in sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato alla luce e smantellato un’organizzazione criminale specializzata nel traffico illecito di rifiuti, con destinazione l’Africa.
L’indagine, condotta sotto la direzione dei magistrati Federico Manotti e Maria Pia Simonetti, ha svelato una complessa rete di attività illecite che si è protratta, almeno dal marzo 2023, inglobando raccolta, trasporto, stoccaggio, manipolazione, abbandono e tentativi di esportazione di rifiuti, sia pericolosi che non.
L’accusa verte su un sistema strutturato che ha aggirato le normative ambientali, sfruttando la fragilità dei controlli e la domanda di materie prime a basso costo in paesi esteri.
Il gruppo, operando principalmente nella provincia della Spezia, si è appropriato di una vasta gamma di rifiuti: apparecchiature elettriche ed elettroniche obsolete, ingombranti di ogni tipo, veicoli fuori uso e componenti automobilari, spesso derivanti da privati e aziende locali.
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire ventidue episodi specifici di raccolta e trasporto illecito di rifiuti, tra il 2023 e novembre 2024.
Particolarmente grave è l’emersione di due spedizioni di materiale potenzialmente pericoloso, effettuate in assenza delle necessarie certificazioni che attestassero la corretta sanificazione e l’idoneità allo smaltimento.
Queste omissioni sollevano serie preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale e sulla salute pubblica nei paesi di destinazione.
Le indagini hanno inoltre rilevato la presenza di attività di demolizione di veicoli abusive, in aperta violazione delle normative vigenti.
Queste operazioni, condotte in maniera irregolare, comportano rischi significativi per la sicurezza dei lavoratori e per l’ambiente circostante, oltre a privare lo Stato delle entrate derivanti dalle tasse di smaltimento e rottamazione.
Nel corso dell’operazione, quattro individui sono stati sottoposti all’obbligo di dimora aggravato dal divieto di uscire serale, unitamente all’obbligo di presentazione alla polizia.
Un ulteriore soggetto è stato collocato sotto l’obbligo di presentazione quotidiana.
Al momento, due persone risultano sfuggite alle autorità, e le indagini proseguono a tutto campo per localizzarle e sottoporle alle relative procedure legali.
Il caso evidenzia la crescente sofisticazione delle organizzazioni criminali transnazionali che sfruttano la gestione dei rifiuti come fonte di profitto, richiedendo un potenziamento della cooperazione internazionale e una maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine.