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domenica 26 Ottobre 2025

Condanna Shock: Ex Prete Melis, 10 Anni per Abusi su Minore

La comunità genovese e l’intera Liguria sono state scosse da una sentenza che segna una dolorosa ferita nel tessuto religioso e sociale: il Tribunale di Savona ha inflitto dieci anni di reclusione a Andrea Melis, figura di spicco nel panorama educativo cattolico ligure, precedentemente direttore di una scuola elementare e presidente della Federazione delle scuole cattoliche primarie e secondarie.

La condanna, emessa a seguito di un rito abbreviato, è il culmine di un’indagine iniziata nell’agosto del 2024, che ha portato all’arresto del religioso e alla sua immediata sospensione dalla Curia.

Il caso, che ha coinvolto anche una parrocchia nel savonese, emerge da accuse gravissime riguardanti violenza sessuale perpetrata nei confronti di un chierichetto di soli dodici anni.
L’indagine, condotta dai Carabinieri di Genova, ha portato alla luce un quadro preoccupante, rivelando un abuso di potere e una profonda trasgressione dei principi etici e morali che dovrebbero guidare il ministero religioso.

La decisione del giudice Laura De Dominicis si è basata sull’analisi accurata degli elementi indiziari e della prova probatoria presentata in aula.
La sentenza non si limita alla condanna detentiva, ma impone anche un’interdizione perpetua dai pubblici uffici, estendendosi a qualsiasi incarico educativo, scolastico e a qualsiasi ruolo in strutture pubbliche o private frequentate da minori.

Questa misura restrittiva mira a garantire la protezione dei bambini e a prevenire il ripetersi di simili tragedie.
Nel corso del procedimento, l’ex prete, assistito dagli avvocati Raffaele Caruso e Graziella Delfino, ha seguito un percorso riabilitativo specifico per sex offender, in una comunità dell’Umbria.

Tuttavia, la gravità delle accuse e l’impatto devastante sulle vittime rendono il percorso di recupero un processo lungo e complesso.
Parallelamente al procedimento penale, si avvia ora un processo parallelo di natura ecclesiastica, che si occuperà di valutare la sua posizione all’interno della Chiesa e di determinare eventuali sanzioni disciplinari.
Questa vicenda solleva interrogativi profondi sulla vigilanza all’interno delle istituzioni religiose, sulla necessità di rafforzare i controlli e di promuovere una cultura della trasparenza e della responsabilità.
La fiducia dei fedeli è stata duramente colpita, e sarà necessario un impegno concreto per ricostruire un clima di serenità e fiducia nella Chiesa, garantendo al contempo la protezione dei minori, che rappresentano il bene più prezioso da tutelare.

La dolorosa vicenda Melis si configura come un campanello d’allarme, esortando a un profondo esame di coscienza e a un rinnovato impegno per la salvaguardia dei più vulnerabili.

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