L’arrivo al Riviera Airport di Villanova d’Albenga, in provincia di Savona, è stato teatro di un episodio che solleva interrogativi complessi sulla gestione dei flussi finanziari transfrontalieri e l’applicazione delle normative in materia di dichiarazione di valuta.
Un cittadino iracheno, giunto con un volo charter proveniente dalla Romania, si è visto confiscare 25.000 euro in contanti, prevalentemente tagli da 50 e 100 euro, durante un controllo effettuato congiuntamente da personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e della Guardia di Finanza.
L’uomo, inizialmente, aveva dichiarato di non essere in possesso di somme in denaro contante superiori alla soglia di 10.000 euro stabilita per l’ingresso in Italia.
Questa discrepanza, emersa durante la verifica degli effetti personali, ha portato al sequestro del denaro e alla contestazione di una violazione delle norme vigenti.
A titolo di “oblazione”, in un gesto che potrebbe essere interpretato come tentativo di mitigare la situazione o come riconoscimento tardivo della doverosità della dichiarazione, il cittadino ha versato 5.000 euro.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente intensificazione dei voli extra-UE che operano al Riviera Airport.
Da inizio 2025 si è registrato un aumento del 25% in questi movimenti aerei, un dato che riflette le mutate dinamiche del turismo internazionale e la crescente rilevanza di infrastrutture aeroportuali regionali come porte d’accesso al territorio nazionale.
Questo incremento dei voli transfrontalieri, soprattutto in vista della stagione estiva – tradizionalmente caratterizzata da un forte afflusso di visitatori stranieri in Liguria – ha reso indispensabile un rafforzamento delle attività di controllo congiunte tra ADM e Guardia di Finanza.
Le verifiche, volte a prevenire il riciclaggio di denaro sporco, l’evasione fiscale e altre attività illecite, si concentrano non solo sulla quantificazione delle somme trasportate, ma anche sull’analisi delle motivazioni, della provenienza e della destinazione dei fondi, interrogandosi sulle reali intenzioni del viaggiatore.
L’evento evidenzia la necessità di un’interpretazione flessibile e dinamica delle normative, capace di adattarsi all’evoluzione dei flussi migratori e alle nuove modalità di trasferimento di capitali, garantendo al contempo la tutela della sicurezza nazionale e il rispetto delle regole comunitarie.