lunedì 8 Settembre 2025
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La Spezia: Perotti punta su nautica e futuro industriale.

L’identità e il futuro di La Spezia sono intrinsecamente legati all’evoluzione del settore nautico e militare, un binomio che Massimo Perotti, presidente e CEO di Sanlorenzo, ritiene cruciale per la crescita economica del territorio.
Lungi dall’essere un mero elemento di supporto al successo aziendale, La Spezia rappresenta, a suo avviso, un’opportunità strategica ancora in gran parte inespressa, un potenziale da coltivare con una visione lungimirante che trascenda gli orizzonti immediati.

Perotti sottolinea come la tradizione industriale spezzina, già solida nel settore nautico e militare, possa essere ulteriormente potenziata, emancipandosi da una concezione portuale focalizzata esclusivamente sulla movimentazione di container.

La Spezia, a differenza di altre realtà portuali come Savona o Imperia, possiede la singolare possibilità di evolvere in un polo di eccellenza per la produzione e la manutenzione di imbarcazioni di lusso e navi militari, sfruttando appieno le proprie competenze e risorse.

L’affermazione di Perotti, paragonando l’Italia ai tedeschi nel settore automobilistico, evidenzia il potenziale inespresso del nostro Paese nella nautica di lusso.

Questa leadership, per manifestarsi pienamente, necessita di una revisione della pianificazione urbanistica portuale, orientata a favorire l’insediamento di industrie navali e militari, e a promuovere un approccio più dinamico e innovativo alla gestione del territorio.

Il cambiamento climatico impone una riflessione profonda sulla geografia delle rotte marittime.
L’apertura dell’Artico, con le sue implicazioni, potrebbe relegare il Mediterraneo a un ruolo secondario, rendendo imperativo per la Spezia diversificare la propria offerta e puntare su settori resilienti alle fluttuazioni del commercio globale.

Un aspetto fondamentale sollevato da Perotti riguarda le aree militari sottoutilizzate, una risorsa enorme che languisce da decenni.

L’Italia, leader mondiale nella costruzione di imbarcazioni da diporto, con un settore del refitting in rapida espansione, si trova paradossalmente priva di spazi adeguati per accogliere queste attività.

Gli arsenali militari, con i loro 120 ettari già strutturati, rappresentano una soluzione tangibile, un’opportunità per generare occupazione e sviluppo.
La proposta di Perotti, improntata alla flessibilità e alla collaborazione con la Marina Militare, testimonia la volontà di coniugare interessi pubblici e privati, garantendo la reversibilità dell’utilizzo di queste aree.

L’imprenditore evidenzia inoltre l’effetto moltiplicatore dell’occupazione nel settore nautico: ogni posto di lavoro diretto genera quattro opportunità indirette, un dato che sottolinea il potenziale di crescita e sviluppo che si sprigionerebbe con una visione strategica e lungimirante.
La Spezia ha la possibilità di riaffermare la sua centralità nel panorama industriale nazionale, trasformandosi in un vero e proprio motore di crescita economica e occupazionale, a condizione di abbandonare approcci conservativi e abbracciare una visione audace e proiettata verso il futuro.

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