Un’irruzione fredda di origine scandinava si appresta a investire la Liguria, portando con sé un cambiamento climatico significativo e un potenziale ritorno della neve a quote eccezionalmente basse.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpal), nel suo ultimo bollettino, segnala un peggioramento progressivo delle condizioni meteorologiche a partire dalla serata di venerdì 21 novembre, con un’evoluzione che potrebbe sorprendere anche i residenti più avvezzi alle classiche dinamiche stagionali.
L’aria artica, originata dalle regioni settentrionali dell’Europa, si dirige verso Sud, intensificando un’area di bassa pressione già esistente lungo la Costa Azzurra.
Questa interazione genera un meccanismo complesso: la massa d’aria fredda, incontrando il bacino del Mediterraneo, trascina con sé elevata umidità, creando un’atmosfera instabile.
La combinazione di questa umidità con l’aria gelida proveniente dalla pianura Padana, agisce come innesco per precipitazioni che, in condizioni particolari, si trasformano in neve.
La quota neve, venerdì sera, inizierà a diminuire rapidamente.
Si prevede un calo fino ai 500 metri sull’Appennino di Levante, un valore considerevole che potrebbe interessare abitazioni e attività agricole situate in aree tradizionalmente escluse da episodi nevosi.
Sulle zone interne di Genova e Savona, la situazione appare ancora più critica, con una quota neve che potrebbe scendere tra i 200 e i 300 metri.
Questo significa che nevicate non sono escluse anche a livello di centri abitati, con potenziali disagi per la viabilità e le infrastrutture.
La prima parte della giornata di venerdì sarà caratterizzata da nuvolosità sparsa, ma già nel pomeriggio e in serata l’aumento delle nubi sarà generalizzato, con precipitazioni concentrate soprattutto sui versanti padani dell’Appennino.
L’intensità delle precipitazioni potrebbe variare, ma il rischio di fenomeni nevosi a quote basse rimane elevato.
Questo evento meteorologico rappresenta una variazione rispetto alle tendenze climatiche recenti e solleva interrogativi sulla crescente imprevedibilità delle condizioni atmosferiche.
La comprensione dei meccanismi che regolano questi fenomeni, come l’interazione tra masse d’aria fredda e bacini di umidità, è fondamentale per migliorare la capacità di previsione e la gestione del rischio legato agli eventi estremi.
La popolazione è invitata a monitorare l’evoluzione della situazione meteorologica e a seguire le indicazioni delle autorità competenti per garantire la propria sicurezza e quella della comunità.









