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mercoledì 19 Novembre 2025

Teatro Puccini: Poltrone per gli eroi antimafia, un omaggio civile.

Il Teatro Puccini di Firenze ha inaugurato un gesto simbolico di profonda risonanza civile e culturale: una sezione di poltrone dedicata alle vittime della mafia, un omaggio che trascende la semplice memoria per incarnare un atto di resistenza collettiva.
Seicento studenti hanno affollato la sala per assistere all’evento, un’occasione per rinsaldare il legame tra le nuove generazioni e i valori di giustizia e legalità.
La scelta dei nomi, attentamente curata, non si limita ai più noti paladini della lotta alla criminalità organizzata – Paolo Borsellino, Giovanni Falcone – ma estende il riconoscimento a figure emblematiche provenienti da diversi ambiti: magistrati, intellettuali, giornalisti coraggiosi, sindacalisti impegnati, rappresentanti delle forze dell’ordine caduti in servizio e cittadini onesti che hanno pagato con la vita il prezzo dell’integrità.
Ogni poltrona reca un codice QR che rimanda a una biografia concisa, offrendo un accesso immediato alla storia di un individuo che ha incarnato il coraggio e la dignità.
Un’installazione di video mapping, collocata nel foyer, amplifica il tributo, offrendo una narrazione più ampia e coinvolgente delle vite spezzate dalla violenza mafiosa, grazie all’archivio di Libera.
L’iniziativa si configura come una dichiarazione d’intenti: il teatro, luogo di arte e spettacolo, si erge a baluardo di coscienza e memoria, un punto di convergenza tra cultura e impegno civile.
Lorenzo Luzzetti, direttore artistico, sottolinea la volontà di preservare non solo il ricordo di queste persone, ma anche l’impulso a reagire, a opporsi con fermezza a ogni forma di sopruso, corruzione e violenza.

La piantumazione di due ulivi, simboli di pace e resilienza, a ingresso del teatro, rafforza questo legame ideale con il Giardino della Memoria di Capaci, un luogo sacro testimone della fragilità umana e della necessità di perpetua vigilanza.
Il programma inaugurale ha visto gli studenti confrontarsi con la rappresentazione teatrale ‘Il Paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi’, un’opera che esplora le radici profonde della criminalità organizzata.
Successivamente, le voci dei familiari – Giovanni Borsellino, Fiammetta Chinnici, Tina Montinaro, Sauro Ranfagni, Francesca Bommarito – hanno offerto testimonianze dirette, dolorose e toccanti, un ponte emotivo tra il passato e il presente.
La giornata si conclude con ‘Fiore di campo.
La mafia non è musica’, un concerto che vede protagonista Luisa Impastato e la Nuova Orchestra Pedrollo, un omaggio a Peppino Impastato, simbolo di lotta antimafia attraverso l’arte e la denuncia.
Questo gesto, più che un semplice ricordo, rappresenta un impegno costante a coltivare la memoria e a promuovere una cultura della legalità e della giustizia, tramandando ai giovani i valori di coraggio, dignità e resilienza.

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