martedì 21 Ottobre 2025
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Truffatori senza scrupoli: smantellata rete che insidiava gli anziani

Un’operazione complessa e meticolosamente orchestrata dalla Polizia Stradale di Cassino ha smascherato un’associazione criminale specializzata in sofisticate truffe ai danni di anziani, estendendo la sua azione predatoria su un ampio territorio che include Lazio, Marche e Liguria.

L’attività investigativa, conclusasi con l’arresto di sei individui e la segnalazione a piede libero di altri quattro, ha portato al recupero di ingenti somme di denaro, inclusi novanta mila euro in contanti, frutto dell’inganno perpetrato a una vittima particolarmente vulnerabile.

Il Procuratore della Repubblica Carlo Fucci, durante una conferenza stampa, ha illustrato come l’équipe di investigatori, in soli quindici giorni, abbia ricostruito una rete di truffe che sfruttavano la fragilità e la fiducia degli anziani, mirando a sottrarre loro i risparmi di una vita.
Le città di Viterbo, Ascoli Piceno, Savona, Rieti e Fermo, luoghi di residenza delle vittime, sono state teatro di scenari ingannevoli abilmente costruiti per manipolare le loro emozioni e la loro percezione della realtà.

Le tecniche utilizzate dai truffatori si sono rivelate sorprendentemente variegate e adattabili, dimostrando un’elevata capacità di improvvisazione e un’approfondita conoscenza delle debolezze psicologiche delle loro vittime.
Oltre alla classica finzione di un arresto di un familiare, spesso una figlia o un figlio, i criminali hanno utilizzato la pretesto di raccomandate urgenti da saldare alla Guardia di Finanza, apparentemente necessarie per evitare l’arresto di un nipote.

In un caso particolarmente efferato, una donna anziana è stata indotta a versare novanta mila euro in contanti, una somma che la Polizia Stradale è riuscita a recuperare.

Un altro stratagemma prevedeva la telefonata notturna di individui che si spacciavano per agenti delle forze dell’ordine, segnalando presunti furti nella zona e persuadendo la vittima a proteggere i propri beni di valore, consegnandoli a un carabiniere in transito.
La sottosezione di Cassino, grazie a segnalazioni di veicoli sospetti e a una proattiva attività di indagine, ha saputo individuare i responsabili, dimostrando un’acuta capacità di osservazione e un profondo fiuto investigativo, come sottolineato dal Procuratore Fucci e dal sostituto Maria Beatrice Siravo.

Le indagini non si sono limitate al territorio di competenza, ma si sono estese fino a Gaeta, dove sono stati effettuati ulteriori tre arresti in relazione a una nuova truffa ai danni di un’anziana, che ha comportato bonifici ingenti, tra cui uno da ben quarantotto mila euro.
Anche in questo caso, la tecnica utilizzata ha sfruttato la paura dei furti nella zona, inducendo la vittima a trasferire i propri risparmi.

Un elemento particolarmente ingannevole è stato l’utilizzo di un numero di telefono che simulava una chiamata proveniente dalla caserma dei Carabinieri di Gaeta, apparendo come numero di partenza sulla linea della vittima.

Questo dettaglio, apparentemente banale, ha contribuito ad aumentare la credibilità dei truffatori e ad abbassare la guardia della vittima, facilitando l’esito positivo dell’inganno.

L’operazione mette in luce la necessità di una maggiore sensibilizzazione verso gli anziani, spesso bersaglio di questi crimini, e l’importanza di promuovere una cultura della prudenza e della verifica delle informazioni ricevute, anche quando provengono da numeri di telefono apparentemente legittimi.

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