Un mosaico di voci, un viaggio nell’anima di una città: Le Vie dei Tesori, con la sua consueta capacità di tessere connessioni inattese tra passato e presente, propone un’inedita combinazione di eventi dedicati alla memoria collettiva e alla celebrazione del patrimonio culturale palermitano.
Al centro dell’iniziativa, un’esperienza immersiva nel Casellario americano delle Poste italiane, un archivio straordinario di lettere spedite da emigrati siciliani verso il Nuovo Mondo.
Fino a martedì, nello spazio Nostos, all’interno dell’ex chiesa dei santi Euno e Giuliano, l’attrice Stefania Blandeburgo darà voce a queste missive, custodi di speranze, rimpianti, amori e rimorsi.
Un flusso continuo di emozioni che si materializza in parole indirizzate a figure lontane e vicine: amanti, politici, il Papa, persino a se stessi.
Più di quattrocento lettere, un campionario variegato di umanità in viaggio, un vero e proprio “palinsesto” di destini intrecciati.
Queste testimonianze, cariche di significato, andranno ad arricchire l’archivio narrativo dell’installazione di Stefano Savona, un progetto artistico che rende omaggio alla diaspora siciliana, alla sua forza e alle sue fragilità.
Lo spazio Nostos, un oratorio seicentesco un tempo sede della confraternita dei seggettieri (gli abili costruttori delle portantine nobiliari), si configura come un luogo di incontro tra ricordi ancestrali e riflessioni contemporanee.
Parallelamente, per celebrare il decennale del prestigioso riconoscimento UNESCO, Le Vie dei Tesori ha orchestrato un programma di visite guidate inedite.
Questo sito seriale, che comprende il tratto arabo-normanno di Palermo e le maestose cattedrali di Monreale e Cefalù, incarna un’eccezionale testimonianza del dialogo culturale tra civiltà diverse.
Le visite guidate non saranno semplici percorsi turistici, ma vere e proprie “passeggiate sensoriali”, integrate da interventi sonori site-specific, pensati per evocare atmosfere e risvegliare emozioni.
Un esempio? Il 28 dicembre, una suggestiva passeggiata tra gli agrumeti di Ciaculli, un viaggio olfattivo e visivo nel cuore della campagna palermitana.
Lunedì, performance sonore immersive nella chiesa di Santa Cristina la Vetere, un’esperienza che fonde arte, architettura e paesaggio.
L’iniziativa, sostenuta dall’assessorato al Turismo del Comune di Palermo, si configura come un’occasione unica per riscoprire la ricchezza e la complessità del patrimonio culturale siciliano, un patrimonio che parla attraverso le voci dei suoi protagonisti, ieri, oggi e domani.
Un invito a perdersi tra vicoli, cortili e chiese, per cogliere l’eco di storie che hanno plasmato l’identità di una città e di un’isola.







