mercoledì 17 Dicembre 2025

Bergamo, arrestato trafficante di esseri umani: rete smantellata.

L’attività di contrasto alla criminalità organizzata che si annida nelle filiere di immigrazione irregolare ha portato all’arresto a Bergamo di un uomo di origine eritrea, quarantasette anni e residente a Milano, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di concorso nella fabbricazione di documenti d’identità falsi, destinati a consentire l’espatrio illegale.

L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato, si configura come un tassello significativo in un quadro più ampio, che ha visto coinvolti anche i collaboratori dell’Ufficio di Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Orio al Serio.

La vicenda trae origine da una serie di arresti, avvenuti tra maggio e luglio dello scorso anno, che hanno portato alla luce la presenza di sei cittadini eritrei in possesso di documenti apparentemente europei – prevalentemente carte d’identità spagnole, belghe e svedesi – ma rivelatisi falsi.

L’analisi meticolosa delle prenotazioni aeree ha immediatamente rivelato un elemento cruciale: tutti i voli erano stati acquistati attraverso un’unica casella di posta elettronica e con una sola carta di credito, suggerendo l’esistenza di un organizzatore centrale.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo e condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di identificare il quarantasettenne, con un pregresso penale rilevante, che si era stabilito in Italia circa due decenni prima, mantenendo uno status di protezione sussidiaria.

La sua figura non si limitava a quella di intermediario, ma assumeva un ruolo attivo nel processo di agevolazione dell’immigrazione clandestina.

L’uomo non solo gestiva le prenotazioni aeree, ma accompagnava personalmente gli individui ai quali forniva istruzioni dettagliate durante le fasi cruciali dell’imbarco, agendo come una sorta di “facilitatore” che garantiva il successo della manovra.
Questa operazione sottolinea l’importanza della collaborazione tra diverse unità della Polizia di Stato per smantellare reti criminali transnazionali specializzate nel traffico di esseri umani.

L’individuazione di un unico punto di coordinamento per le prenotazioni aeree ha rappresentato una svolta cruciale, evidenziando la complessità e l’organizzazione di queste attività illecite.
Il caso solleva interrogativi riguardo alla vulnerabilità dei sistemi di protezione e alla necessità di rafforzare i controlli sui titoli di soggiorno, al fine di prevenire l’abuso dello status di protezione sussidiaria e il coinvolgimento di individui in attività criminali.

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