La giustizia ha compiuto un passo, seppur carico di dolore, nel caso che ha scosso profondamente la comunità orobica: un giovane di ventitré anni ha patteggiato una pena di due anni di reclusione, con sospensione condizionale, dinanzi al tribunale di Bergamo per il tragico incidente che ha causato la morte di Anna Greco, una bambina di soli sei mesi.
L’accordo, formalizzato oggi, segna una tappa cruciale in un procedimento doloroso, costellato da aspetti legali complessi e da un impatto emotivo devastante per le famiglie coinvolte.
L’imputato, assistito dalla difesa di Rocco Lombardo ed Emilio Tanfulla, ha risposto all’accusa di omicidio stradale, un reato che, in ragione della giovane età della vittima e delle circostanze della tragedia, ha generato un’ondata di commozione e rabbia nell’opinione pubblica.
Oltre alla pena detentiva, il giudice Alessia Solombrino ha disposto l’applicazione di una pena accessoria che prevede la sospensione della patente di guida per diciotto mesi, un ulteriore impedimento che sottolinea la gravità del fatto.
Parallelamente al procedimento penale, la questione risarcitoria continua a configurarsi come un nodo delicato.
La compagnia assicurativa dell’imputato ha già erogato un significativo acconto a titolo di risarcimento danni, ma il saldo definitivo rimane in sospeso.
La determinazione dell’ammontare esatto del risarcimento è strettamente legata all’esito degli accertamenti medico-legali, ancora in corso, sulle lesioni riportate dai genitori della piccola, Francesco Greco e Antonella Cardia.
Questi ultimi, originari di Fontanella, versano un dolore incommensurabile per la perdita della loro bambina, un dolore che si aggiunge alle difficoltà fisiche derivanti dalle lesioni subite durante l’impatto.
L’incidente, un evento tragico che ha lasciato un segno indelebile nel tessuto sociale, è avvenuto il 25 febbraio 2024 a Strozza, mentre la famiglia Greco-Cardia si stava recando a Capizzone.
Lo scontro tra le due autovetture, seguito da un violento incendio, ha avuto conseguenze drammatiche.
Nonostante i tempestivi soccorsi, la piccola Anna Greco, sebbene sopravvissuta inizialmente, è deceduta il 17 luglio dello scorso anno, segnando la fine di una breve e fragile esistenza.
La vicenda solleva, al di là della responsabilità penale, interrogativi profondi sulla sicurezza stradale e sulla necessità di una maggiore consapevolezza alla guida, per evitare che simili tragedie si ripetano.
Il ricordo di Anna Greco resta vivo, un monito costante a preservare la vita e a tutelare la fragilità dei più piccoli.