Nel cuore della Bergamasca, a Castelli Calepio, una residenza di lusso è stata teatro di un colpo audace che ha scosso la tranquillità della comunità e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle celebrità.
Alessandro Bastoni, pilastro della difesa dell’Inter e della Nazionale italiana, è la vittima di un furto avvenuto mercoledì sera, mentre il giocatore era impegnato in un cruciale match di Champions League contro il Kairat Almaty allo stadio di San Siro.
L’evento, consumatosi presumibilmente intorno alle ore 18:00, ha visto un gruppo di almeno quattro malviventi agire con rapidità e precisione.
Sfruttando l’assenza del proprietario, impegnato in un evento di rilevanza internazionale, i ladri hanno messo a sacco la villa, asportando borse di lusso e un bottino di orologi di pregio, con particolare attenzione a modelli Rolex di inestimabile valore.
La rapidità dell’azione ha impedito l’intervento immediato delle forze dell’ordine e della vigilanza privata, consentendo ai responsabili di dileguarsi senza lasciare tracce evidenti.
Il furto assume una valenza particolarmente significativa considerando il profilo della vittima.
Alessandro Bastoni, nato nel Cremasco, ha scelto la Bergamasca come luogo di residenza e come cornice per il suo matrimonio, integrandosi profondamente nel tessuto sociale locale.
Questo episodio mette in luce una vulnerabilità inaspettata, anche in contesti apparentemente protetti, e riaccende il dibattito sulla protezione delle figure pubbliche e sulla crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai criminali.
Le indagini, affidate ai Carabinieri di Bergamo, si concentrano ora sull’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona e sulla ricerca di eventuali testimonianze utili a identificare i responsabili.
Gli inquirenti dovranno ricostruire la dinamica del furto, accertando se si sia trattato di un colpo pianificato con largo anticipo o di un’opportunità sfruttata con prontezza.
L’episodio solleva interrogativi sulla capacità di prevenzione e risposta alle minacce che gravano sulle residenze di personaggi pubblici, spesso bersaglio di attenzione mediatica e, di conseguenza, di potenziali criminali.
Si tratta di un campanello d’allarme che invita a una riflessione più ampia sulla sicurezza e sulla necessità di rafforzare i sistemi di protezione, non solo per le celebrità, ma per l’intera collettività.
La vicenda, oltre alla perdita materiale subita da Bastoni, lascia un segno di inquietudine e mette a nudo la fragilità percepita in un contesto di crescente insicurezza.







