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venerdì 7 Novembre 2025

Lombardia accoglie minori di Gaza: un’emergenza umanitaria

La Lombardia si fa ancora una volta protagonista di un’azione umanitaria di portata significativa, accogliendo e curando minori provenienti da Gaza, segnati da gravi politraumi derivanti dal conflitto in corso.
Un’emergenza delicata che ha visto coinvolti complessivamente 25 bambini, accompagnati da un gruppo di 69 parenti o caregiver, e che prevede l’arrivo di ulteriori 4 minori con 14 accompagnatori nei prossimi giorni, portando il numero totale a 29 bambini e 83 caregiver.
L’iniziativa, come ha evidenziato l’assessore al Welfare regionale, Guido Bertolaso, a seguito dell’intervento del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, testimonia l’impegno concreto della Regione Lombardia di fronte a una crisi umanitaria di proporzioni globali.

L’azione non si limita alla mera assistenza medica, ma si articola in un approccio olistico che mira a fornire supporto psicologico, sociale e materiale alle famiglie coinvolte.

La rete ospedaliera lombarda ha risposto con prontezza, mettendo a disposizione le proprie strutture specialistiche e il proprio personale altamente qualificato.

Tra i presidi coinvolti spiccano il GOM Niguarda, l’IRCCS Policlinico e il Vittore Buzzi a Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Papa Giovanni XXIII a Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia e l’IRCCS San Gerardo di Monza, tutti impegnati a fornire cure complesse e personalizzate.
Un elemento cruciale di questa operazione umanitaria è rappresentato dal “Progetto Arca”, un’iniziativa congiunta tra la Fondazione Progetto Arca e la Regione Lombardia.

Questo progetto fornisce un alloggio sicuro e dignitoso, beni di prima necessità e supporto logistico alle famiglie in transito, offrendo un punto di riferimento in un momento di profonda incertezza e sofferenza.
Finora, grazie alla generosità di donatori e volontari, sono stati raccolti 90.000 euro e sono state accolte 18 famiglie, per un totale di 52 minori.

L’assessore Bertolaso ha sottolineato come la Regione Lombardia sia stata chiamata a intervenire in situazioni particolarmente critiche, assumendo la responsabilità di gestire i casi più complessi e urgenti.

“Lo facciamo volentieri,” ha affermato, “perché abbiamo una struttura sanitaria eccellente e siamo determinati a offrire a questi bambini l’assistenza che meritano.

” Questa affermazione non è solo un atto di cortesia, ma un riconoscimento del ruolo fondamentale che la sanità lombarda può svolgere in contesti di emergenza umanitaria, portando avanti un modello di risposta basato sulla competenza, sull’empatia e sulla solidarietà.
La sfida ora è garantire la continuità di questo supporto, affrontando le complessità logistiche, legali e psicologiche che accompagnano l’accoglienza di minori traumatizzati in un ambiente nuovo e distante dalla loro terra.

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