Brescia, sospetti sull’acquisto di libri: indagine in corso.

Un’ombra di sospetto si addensa sull’amministrazione comunale di Brescia, con il gruppo consiliare di centrodestra che ha sollevato interrogativi e presentato un esposto alla Corte dei Conti riguardante l’acquisizione, da parte del Settore Servizi Sociali, di cinquanta copie del volume “Il canone della longevità.

Aver cura dell’età avanzata”, opera del Dottor Renzo Rozzini, rinomato geriatra della Poliambulanza e, circostanza significativa, coniuge della Sindaca Laura Castelletti.
L’operazione, per un costo complessivo di 1.050 euro, ha suscitato una vivace polemica, trascendendo la mera questione del valore economico per toccare nodi di opportunità politica e di correttezza istituzionale.
L’acquisizione, effettuata con affidamento diretto senza una gara pubblica, si inserisce nel contesto di iniziative volte a promuovere l’invecchiamento attivo, ma il suo collegamento con la figura del direttore della Geriatria e, soprattutto, con la sindaca, ha alimentato un clima di perplessità.
Le opposizioni, nel denunciare la vicenda, sottolineano come la legittimità formale di una spesa non esaurisca il dovere di giustificarne l’opportunità etica e politica.

L’utilizzo di risorse pubbliche in un contesto che può essere percepito come un atto di favoritismo personale, mina la fiducia dei cittadini e compromette l’immagine della pubblica amministrazione.

Si richiede pertanto un’indagine approfondita sulle modalità di scelta e sull’iter procedurale seguito, auspicando una maggiore trasparenza e imparzialità nelle future decisioni.

L’Assessore ai Servizi Sociali, Marco Fenaroli, ha difeso l’iniziativa, sottolineando il valore scientifico e culturale dell’opera del Professor Rozzini, descritto come un professionista di elevata competenza e autorevolezza.
Ha inoltre precisato che l’acquisto è stato effettuato nel pieno rispetto delle normative previste per le forniture di modesta entità economica e che la Sindaca Castelletti non è stata coinvolta né informata in merito alla decisione, escludendo qualsiasi possibile conflitto di interessi.
Tuttavia, la vicenda solleva interrogativi più ampi in merito al ruolo della politica e della pubblica amministrazione, evidenziando la necessità di una costante riflessione sull’equilibrio tra pragmatismo amministrativo, correttezza formale e percezione di equità da parte dei cittadini.
La questione trascende il singolo acquisto di libri, configurandosi come un campanello d’allarme per un controllo più rigoroso e trasparente nell’utilizzo dei fondi pubblici, al fine di salvaguardare l’integrità dell’azione amministrativa e il rapporto di fiducia tra istituzioni e comunità.
L’esposto alla Corte dei Conti rappresenta, in questo senso, un tentativo di accertare la conformità dell’azione amministrativa ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento, auspicando una risposta che possa dissipare ogni dubbio e ripristinare un clima di serena fiducia nell’operato dell’amministrazione comunale.

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