Intesa Sanpaolo: 1,5 miliardi per la filiera lattiero-casearia italiana.

Intesa Sanpaolo consolida il suo impegno a sostegno dell’eccellenza agroalimentare italiana con un significativo impulso finanziario di 1,5 miliardi di euro, destinato a irrigare la filiera lattiero-casearia nazionale.

Questa iniziativa, parte integrante della strategia della Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, si inserisce in un più ampio piano di sviluppo, che prevede un investimento complessivo di 10 miliardi di euro per le filiere del Made in Italy agroalimentare, un tassello cruciale nell’ambizioso programma di 410 miliardi di euro, direttamente collegato alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’annuncio è stato formalizzato a Brescia, durante il secondo appuntamento di “Agri-talk”, un ciclo di incontri itineranti concepito per stimolare il dialogo e l’innovazione all’interno dei diversi comparti agroalimentari.
Il format, che ha già visto una tappa dedicata al mondo vitivinicolo a Firenze, proseguirà a Milano con un focus sulla filiera ortofrutticola, a testimonianza dell’impegno costante di Intesa Sanpaolo nel supportare la diversità e la ricchezza del panorama agroalimentare italiano.
Il settore lattiero-caseario, in particolare, rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia nazionale.
L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per valore della produzione, con un fatturato di quasi 28 miliardi di euro, superata soltanto da Francia e Germania.

Questo risultato, tuttavia, si presenta con una peculiarità significativa: le aziende italiane, pur generando un valore considerevole, presentano dimensioni aziendali relativamente ridotte, con un capitale medio di circa 9 milioni di euro, in confronto ai quasi 34 milioni delle aziende francesi e ai 58 milioni delle aziende tedesche.

Questa dimensione, se da un lato può favorire una maggiore flessibilità e attenzione alla qualità, dall’altro presenta sfide in termini di competitività e capacità di investimento.

L’iniezione di 1,5 miliardi di euro rappresenta un catalizzatore per superare queste sfide, promuovendo l’innovazione, l’ammodernamento tecnologico e l’adozione di pratiche sostenibili lungo l’intera filiera.

L’obiettivo non è soltanto sostenere la crescita economica delle imprese, ma anche elevare gli standard di qualità, sicurezza alimentare e tracciabilità, a beneficio diretto dei consumatori italiani ed internazionali.
Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione agribusiness di Intesa Sanpaolo, sottolinea come questa iniziativa si inserisca in un percorso di lungo termine, che ha già visto l’erogazione di oltre 12,4 miliardi di euro di finanziamenti a sostegno delle PMI agroalimentari.

Questo impegno continuo testimonia la visione strategica della banca, che riconosce il settore agroalimentare come un motore di sviluppo economico, occupazionale e di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, in un contesto globale sempre più complesso e competitivo.

L’investimento mira a creare un ecosistema favorevole all’innovazione, alla sostenibilità e alla resilienza, rafforzando la capacità delle imprese italiane di affrontare le sfide del futuro e di consolidare la leadership nel settore agroalimentare mondiale.

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