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venerdì 14 Novembre 2025

Como, una stagione in evoluzione: Fabregas guarda all’Europa.

La stagione del Como è in una fase di evoluzione dinamica, un percorso che, pur a un quarto concluso, rivela segnali incoraggianti.
La squadra dimostra una costruttiva continuità di gioco, un miglioramento tangibile nella solidità difensiva, con una riduzione significativa delle reti subite, e un’emergente leadership da parte dei giovani talenti, elementi che testimoniano un’organizzazione tattica in affinamento.

Sebbene la partita persa contro il Bologna rappresenti un momento di difficoltà, le sconfitte contro Genoa e Cremonese, apparentemente isolate, richiedono un’analisi approfondita per identificare le vulnerabilità e affinare le strategie.

Cesc Fabregas, con la sua visione tattica e la sua capacità di leggere il gioco, sottolinea l’importanza di un continuo processo di valutazione, riconoscendo che ogni partita offre spunti di miglioramento.
L’imminente sfida contro il Cagliari si presenta come un banco di prova significativo: i sardi, caratterizzati da una chiara identità di gioco e dalla presenza di elementi dirompenti, sia in campo che dalla panchina, rappresentano un avversario temibile, capace di imporre il proprio ritmo e sorprendere con giocate improvvise.
L’ambizione del Como, guidato da Fabregas, non conosce limiti.
L’affermazione di una mentalità vincente, che spazia oltre le aspettative iniziali, include persino la prospettiva di un inserimento nelle zone di classifica che consentono l’accesso alle competizioni europee – un obiettivo audace che, sebbene impegnativo, non è precluso.
La storia del calcio è costellata di sorprese: il declino inatteso della Fiorentina o l’incredibile trionfo del Leicester in Premier League sono moniti a mantenere un approccio realistico e pragmatico.

L’umiltà, in questo contesto, si rivela un’arma strategica, unita a un impegno costante e una dedizione assoluta al lavoro.

La squadra deve evitare l’euforia e concentrarsi sul presente, costruendo una solida base per il futuro.

Sul fronte delle indisponibilità, la situazione si fa complessa.
L’apporto di Kempf, recuperato e pronto a rafforzare il comparto difensivo, è un segnale positivo, bilanciato però dalle pesanti assenze di Goldaniga, costretto a un intervento chirurgico che lo terrà fuori dai campi per un periodo prolungato, e di Dossena, ancora in fase di recupero e lontano dal rientro in campo per almeno un mese.
Il ritorno di Sergi Roberto, previsto dopo la sosta per le Nazionali, promette un ulteriore impulso alla squadra, aggiungendo esperienza e versatilità al roster a disposizione di Fabregas.

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