venerdì 26 Dicembre 2025

Furti in abitazione: arrestati due in banda, schema complesso

Un’articolata operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como e, per la convalida degli atti, dalla Procura di Milano, ha portato all’arrestamento di due individui, un cittadino straniero di 33 anni e una connazionale di 40, sospettati di una serie di furti in abitazione e un tentativo di rapina impropria perpetrati tra dicembre e i giorni immediatamente successivi.
L’attività investigativa, nata dalle indagini sul furto avvenuto a Caslino d’Erba, ha svelato una strategia criminale complessa, caratterizzata da una pianificazione meticolosa e un alto grado di professionalità.

Le indagini della Squadra Mobile hanno ricostruito un quadro di un’associazione dedita alla pianificazione e all’esecuzione di furti in abitazione, che miravano a residenze situate non solo in provincia di Como e dintorni (Caslino d’Erba, Ponte dell’Olio), ma anche in aree periferiche di Milano.

I due malfattori, entrambi in situazione di irregolarità sul territorio nazionale, si muovevano sistematicamente utilizzando autovetture a noleggio, comunicando tra loro tramite ricetrasmittenti, per evitare intercettazioni.

Questo suggerisce una certa preparazione e conoscenza delle tecniche di elusione delle forze dell’ordine.
La scelta delle abitazioni da colpire non era casuale; si trattava di una selezione accurata, frutto di ricognizioni preliminari condotte nei pressi degli obiettivi designati.

Questa fase di “studio” dell’ambiente circostante e delle abitudini dei residenti, indica una volontà di minimizzare il rischio e massimizzare il profitto.
In alcuni casi, la coppia ha colpito più unità abitative all’interno dello stesso condominio, evidenziando una capacità di agire rapidamente e sfruttare al meglio le opportunità.
Il modus operandi era particolarmente audace: l’uomo si introduceva forzatamente nelle abitazioni, scardinando porte e finestre, mentre la donna fungeva da “angelo custode”, garantendo una via di fuga rapida e sicura.
In circostanze specifiche, i due hanno osato accedere alle abitazioni anche in presenza dei proprietari, suggerendo un certo grado di arroganza e una sottovalutazione del rischio di essere scoperti.

La determinazione dimostrata nella conduzione delle operazioni criminali ha destato particolare preoccupazione tra le autorità.
L’arresto è avvenuto a seguito di un’attività di appostamento, che ha permesso di individuare l’abitazione a Milano (quartiere Affori) utilizzata come base operativa.

Successivamente, sono state eseguite perquisizioni in entrambi i luoghi, portando al ritrovamento di una consistente quantità di refurtiva: denaro contante, preziosi (oro, monete, orologi di lusso), accessori di marca (borse firmate) e una vasta gamma di strumenti da scasso, elementi inequivocabili a sostegno dell’ipotesi accusatoria.

Al termine delle formalità di rito e convalidi gli arresti, l’uomo è stato detenuto presso la Casa Circondariale di Milano-S.

Vittore, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

L’operazione rappresenta un significativo successo nel contrasto alla criminalità predatoria e dimostra l’efficacia della collaborazione tra le diverse articolazioni della Polizia di Stato e della magistratura.
La restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari rappresenta ora una priorità, un gesto di giustizia che conclude una fase cruciale delle indagini e restituisce un po’ di serenità alle vittime.

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