Lombardia, maltempo: mille volontari in campo per la resilienza del territorio.

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La recente ondata di maltempo che ha investito la Lombardia ha messo a dura prova la resilienza del territorio, richiedendo una risposta coordinata e tempestiva.

Oltre mille volontari della Protezione Civile lombarda, un tessuto sociale fondamentale per la sicurezza regionale, si sono mobilitati incessantemente per mitigare gli effetti devastanti delle avverse condizioni atmosferiche, con particolare intensità nella provincia di Como.
Questa risposta d’emergenza ha visto l’attivazione della Colonna Mobile Regionale, un esempio di collaborazione interistituzionale che unisce le competenze di A2A, l’Associazione Nazionale Alpini e il Parco del Ticino, dimostrando come la sinergia tra pubblico e privato, tra associazioni di volontariato e enti gestori del territorio, sia cruciale in situazioni di crisi.
L’impegno dei volontari non si è limitato a una semplice operazione di soccorso, ma ha rappresentato un atto di solidarietà concreta nei confronti delle comunità colpite.

Come sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile, Romano La Russa, la loro professionalità e dedizione sono state determinanti per alleviare le sofferenze e fornire un supporto tangibile in un momento di profonda difficoltà.
La Protezione Civile lombarda, ancora una volta, si conferma come un modello di eccellenza in termini di solidarietà umana, efficienza operativa e proattiva vicinanza ai cittadini, incarnando i valori di un sistema di protezione basato sulla responsabilità condivisa.

Per sostenere l’azione dei volontari, sono stati impiegati oltre duecento mezzi operativi, spaziando da macchinari pesanti per la rimozione di frane e detriti a sistemi di aspirazione per bonificare aree allagate.
Le attività si sono concentrate non solo sulla ripristino della viabilità, essenziale per garantire l’accesso ai servizi di emergenza e la distribuzione di aiuti, ma anche sull’assistenza diretta alle popolazioni colpite, offrendo supporto logistico e psicologico.

La Sala Operativa Regionale della Protezione Civile, fulcro nevralgico del coordinamento, ha mantenuto una vigilanza continua, operando in modalità 24 ore su 24 per monitorare l’evoluzione della situazione e indirizzare gli interventi con precisione, in un approccio dinamico e adattabile alle mutevoli esigenze del territorio.
La capacità di reagire rapidamente e in modo coordinato testimonia la preparazione e l’efficacia del sistema di protezione civile lombardo, un assetto strategico per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dall’aumento degli eventi meteorologici estremi.