Nell’ambito del più ampio progetto “Operazioni Interforze Periferie”, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Milano ha coordinato un’azione intensiva nel quartiere Giambellino, delineando una risposta integrata a problematiche complesse che affliggono il tessuto urbano.
Questa iniziativa, che si inserisce in una strategia di prevenzione e contrasto alla criminalità, rappresenta un’evoluzione delle attività di controllo consolidate e si pone come risposta concreta alle esigenze espresse dalla cittadinanza.
La sinergia operativa, fulcro di questo intervento, ha visto la convergenza delle forze di polizia – Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza – affiancate dalla Polizia Locale del Comune di Milano.
Questa collaborazione multiforme non si limita alla mera presenza fisica, ma implica la condivisione di informazioni, la coordinazione delle risorse e la definizione di obiettivi comuni, al fine di massimizzare l’efficacia dell’azione.
L’attività ha generato un rilevante volume di controlli: 500 persone sono state identificate e 112 veicoli sottoposti a verifica, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada e normative locali.
L’azione ha permesso di disarticolare dinamiche illecite, come evidenziato dalle 14 perquisizioni domiciliari eseguite, che hanno portato all’arresto di un individuo e all’indagine di altre 16 persone, sospettate di reati che spaziano dalla ricettazione al traffico di stupefacenti, passando per l’occupazione abusiva di immobili e l’evasione fiscale.
Ulteriori 4 persone sono state accompagnate presso la Questura per accertamenti sull’identità.
L’attenzione non si è limitata alla repressione dei reati, ma si è estesa al controllo della legalità degli esercizi commerciali.
33 attività sono state verificate, rilevando carenze in termini di igiene, sicurezza sul lavoro e regolarità contrattuale.
Le violazioni riscontrate hanno comportato l’applicazione di sanzioni amministrative, la sospensione o la chiusura temporanea di alcune attività.
L’azione ha permesso inoltre di sequestrare quantità significative di sostanze stupefacenti, armi bianche, arnesi da scasso e oggetti contundenti, contribuendo a ridurre il rischio di episodi di violenza.
Un’attenzione particolare è stata rivolta al recupero di alloggi Aler occupati abusivamente e alla rimozione di rifiuti ingombranti, segni tangibili dell’abbandono e del degrado urbano.
In risposta alle criticità emerse nelle aree della movida, la Prefettura, in collaborazione con la Questura e il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ha attivato presìdi mobili in Corso Como e Piazza XXV Aprile.
Questi punti di riferimento, concepiti come strumenti di prossimità e ascolto, offrono alla cittadinanza un canale diretto per segnalare problematiche, presentare denunce e interagire con le forze dell’ordine, rafforzando il senso di sicurezza e promuovendo una cultura della legalità.
L’azione complessiva mira a restituire ai cittadini un ambiente più sicuro, vivibile e rispettoso delle regole, attraverso un approccio integrato che coniuga prevenzione, repressione e recupero del tessuto sociale.









