Un’atmosfera carica di tensione ha permeato lo stadio Diego Armando Maradona per Napoli-Como, un pareggio per 0-0 che, al termine della decima giornata di Serie A, lascia un sapore amaro per i tifnati azzurri.
La sfida, lungi dall’essere un semplice incontro calcistico, si è configurata come un banco di prova per le rispettive ambizioni di campionato, con il Napoli chiamato a confermare le proprie velleità europee e il Como a dimostrare la propria capacità di competere con avversari di blasone.
Fin dalle prime battute, il match ha rivelato le difficoltà del Napoli nel trovare spazi e sbloccare una difesa comasca ben organizzata.
L’infortunio subito da Kempf, dopo soli otto minuti, ha destato preoccupazione nel Como, sebbene il tentativo di Caqueret di mantenere l’equilibrio tattico sia stato apprezzabile.
Tuttavia, la squadra di mister Conte ha faticato a generare occasioni da gol, soffrendo la compattezza del sistema difensivo ospite e la difficoltà nel trovare soluzioni creative in fase offensiva.
 L’assenza di un attaccante di peso, capace di creare superiorità numerica e finalizzare le rare occasioni, si è fatta sentire.
La frustrazione napoletana si è materializzata nel rigore concesso al Napoli, un episodio che avrebbe potuto sbloccare l’incontro.
 Il tiro di Morata, affidato alla pressione del momento e all’aspettativa del pubblico, è stato neutralizzato da Milinkovic-Savic, portiere ospite protagonista indiscusso della serata, che con la sua abilità ha negato la gioia del gol al Napoli.
 Il successivo infortunio di Gilmour, costringendo al suo cambio con Elmas, ha ulteriormente complicato le scelte tattiche di mister Garcia, evidenziando una condizione fisica non ottimale in alcuni elementi della squadra.
La ripresa ha visto il Napoli tentare un assalto finale, alla ricerca disperata del gol vittoria.
 Nonostante l’impegno e la volontà di riaversi, la squadra azzurra ha incontrato una resistenza ostinata da parte del Como, capace di difendere con ordine e pragmatismo, sfruttando anche le ripartenze per mettere in difficoltà la retroguardia napoletana.
 La partita si è quindi conclusa con un pareggio che, al di là della sua neutralità numerica, lascia l’amaro in bocca ai tifosi del Napoli, evidenziando la necessità di ritrovare maggiore brillantezza e concretezza in avanti per ambire a risultati più ambiziosi nel prosieguo del campionato.
 Il risultato sottolinea, inoltre, la crescita del Como, squadra capace di impensierire una formazione considerata di blasone come quella partenopea.
                                    


