Ritorna a Milano un libro prezioso: recuperato volume storico del 1731.

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Il recupero di un volume di inestimabile valore storico, risalente al 1731, ha restituito alla Biblioteca della Scuola Militare Teulié di Milano un pezzo mancante del suo patrimonio librario.

L’opera, scomparsa da tempo in circostanze non chiarite, è stata individuata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, grazie a una combinazione di scrupolosi controlli sul mercato antiquario e a una segnalazione fortuita da parte di due appassionati collezionisti.

Questi, nel tentativo di commercializzare il libro, avevano notato marchi e sigilli inequivocabili che ne attestavano l’appartenenza a un istituto pubblico.
L’operazione di recupero, coordinata dalla Procura di Torino, ha permesso di ricostruire la complessa “genealogia” del possesso, tracciando il percorso del libro fino agli eredi di un anziano torinese, la cui eredità era stata recentemente messa in vendita.
La collaborazione di questi ultimi con le autorità giudiziarie è stata determinante per la risoluzione del caso.

Il volume ritrovato costituisce un’edizione torinese del 1731 di un’opera di storia romana, focalizzata sul periodo antoniniano e redatta da Marco Giuniano Giustino, figura di spicco tra il II e il III secolo d.

C.

Giustino si basò su un’opera precedente di Pompeo Trogo, un cronista panegirico di origine gallica, integrandola con elementi di riflessione e analisi del suo tempo.
L’opera, quindi, rappresenta una fonte primaria per la comprensione della società, della politica e delle guerre dell’Impero Romano in un’epoca cruciale della sua evoluzione.
La Biblioteca della Scuola Militare Teulié, custode di un ricco patrimonio librario di circa 75.000 volumi, molti dei quali di grande rarità e pregio, attinge a due importanti nuclei: il Presidio Militare di Milano e la collezione privata di Adolfo Casanova, un appassionato bibliofilo.

Il fondo Casanova, in particolare, si distingue per l’eccezionale qualità dei suoi esemplari, frutto di una ricerca appassionata e di acquisizioni mirate.

Durante il periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale, per salvaguardare il materiale librario dai bombardamenti, fu disposta la sua temporanea trasferimento a Cremona.

Tuttavia, il viaggio non fu privo di rischi e il patrimonio subì danni considerevoli.

L’ipotesi più probabile è che il volume del 1731 sia andato disperso durante questa difficile fase storica, per poi riemergere a distanza di decenni, cambiando più volte di proprietà fino a ricomparire nel mercato antiquario.

Il ritrovamento sottolinea l’importanza della vigilanza nel controllo del commercio di beni culturali e la necessità di recuperare e preservare il patrimonio storico per le future generazioni.

L’episodio mette in luce, inoltre, la fragilità dei patrimoni culturali, spesso esposti a rischi di dispersione e danneggiamento in tempi di conflitti e instabilità.