La notizia ha scosso profondamente la comunità modenese e padovana: Stefania Palmieri, 36 anni, ha perso la vita in un tragico incidente stradale sull’autostrada A22 del Brennero, insieme al bambino che portava in grembo, a pochi giorni dal termine della gravidanza.
Un evento improvviso e devastante, che ha interrotto bruscamente una storia di vita e di speranza.
L’impatto, avvenuto nella mattinata di ieri nel tratto compreso tra Mantova Nord e Nogarole Rocca, ha visto l’utilitaria di Stefania Palmieri, per cause ancora in fase di accertamento da parte della Polizia Stradale di Verona, scontrarsi violentemente con un veicolo pesante che procedeva nella stessa direzione.
La collisione, di inaudita violenza, ha lasciato poche possibilità di sopravvivenza per la donna e per il suo nascituro.
L’auto è rimasta incastrata sotto il camion, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.
Stefania, originaria di Modena ma residente a Padova, si spostava quotidianamente per lavoro.
Era impiegata in una dinamica azienda di abbigliamento con sede a Milano, e la sua presenza a Dolo, in provincia di Venezia, era essenziale per le attività aziendali.
La sua famiglia, composta da professionisti sanitari di Modena, è costernata dal dolore e dal senso di perdita.
Anche il compagno di Stefania, sconvolto da una tragedia inimmaginabile, sta vivendo un momento di profondo sconforto.
Il personale del 118, prontamente intervenuto, ha tentato a lungo manovre di rianimazione, ma senza successo.
La morte di Stefania è stata immediatamente dichiarata, e con lei, purtroppo, anche quella del bambino.
Questo incidente solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza stradale, soprattutto per quanto riguarda la coesistenza tra veicoli leggeri e mezzi pesanti sulle autostrade.
Le indagini in corso si concentreranno sull’analisi delle condizioni del manto stradale, della visibilità, della velocità dei veicoli coinvolti e di eventuali fattori umani che potrebbero aver contribuito alla dinamica dell’incidente.
Oltre a ricostruire i fatti, le autorità dovranno considerare l’importanza di implementare misure preventive volte a tutelare la vita e l’incolumità di tutti gli utenti della strada, con particolare attenzione a donne in gravidanza e a coloro che si spostano per motivi di lavoro.
La perdita di Stefania e del suo bambino rappresenta una profonda ferita per l’intera comunità, e un monito per tutti.









