Nel corso di un’operazione mirata condotta dai Carabinieri della Stazione di Cusano Milanino, è culminata in arresto la figura di un uomo di 40 anni, residente in loco e con precedenti penali.
L’intervento, frutto di un’attività di indagine preventiva, ha portato alla luce una situazione di potenziale pericolo per la sicurezza pubblica, svelando un arsenale illecito occultato all’interno dell’abitazione dell’indagato.
L’esecuzione del decreto di perquisizione domiciliare ha permesso ai militari di repertoriare una quantità significativa di sostanze stupefacenti: precisamente, dieci grammi di cocaina, pronti per essere immessi nel circuito dello spaccio al dettaglio.
Ma la scoperta più allarmante ha riguardato la collezione di armi.
Oltre ad una sciabola e ad una katana, due armi bianche di notevole dimensione e potenziale offensivo, sono stati rinvenuti diversi coltelli a serramanico, oggetti che, per loro natura, rappresentano una minaccia concreta in caso di uso improprio.
L’elenco delle armi illegali non si è fermato qui: sono state scoperte una cartuccia di calibro 12 non denunciata, un portatessera contraffatto dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, completo di placca distintiva alterata, e due pistole a salve, depotenziate e prive del necessario tappo rosso di sicurezza, accompagnate da relativo munizionamento.
L’utilizzo di tali armi, anche se a salve, in contesti pubblici può generare confusione, spavento e, potenzialmente, escalation di violenza.
Le accuse formulate a carico dell’uomo, che spaziano dalla detenzione di stupefacenti alla detenzione abusiva di armi, passando per il possesso di documenti contraffatti, sono di notevole gravità.
L’ordinanza di arresto, emessa dal giudice di Monza, è stata immediatamente convalidata, e l’indagato è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa del processo.
Questa vicenda sottolinea l’importanza del lavoro preventivo dei Carabinieri, capaci di individuare e neutralizzare potenziali focolai di illegalità, tutelando la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
L’operazione rappresenta un monito contro la diffusione della cultura delle armi e l’uso illecito di sostanze stupefacenti, fenomeni che minano la tranquillità e la convivenza civile.