Riapre il padiglione 60 del Sacco: un nuovo modello di cura.

Il padiglione 60 dell’Ospedale Fatebenefratelli Sacco, fulcro di un’ambiziosa riqualificazione dell’intero complesso ospedaliero milanese, ha riaperto le sue porte, segnando una tappa cruciale nel processo di modernizzazione di una struttura di primaria importanza per la sanità lombarda.
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha sottolineato come questo intervento rappresenti il primo capitolo di una trasformazione radicale, attuata in linea con i cronoprogrammi contrattuali e con un’accelerazione resa possibile dai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il nuovo padiglione, interamente adeguate agli standard sismici e antincendio, ospita due servizi essenziali all’interno della Struttura Complessa Psichiatria 2, guidata dal professor Bernardo Dell’Osso: la Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza (CRA), con 16 posti letto dedicati a pazienti con disturbi psichiatrici complessi, e il Centro Diurno, un luogo accogliente per un massimo di 15 persone al giorno, volto a promuovere l’autonomia personale e lo sviluppo di competenze sociali attraverso percorsi terapeutici personalizzati.
Durante i tre anni di lavori, i pazienti sono stati temporaneamente trasferiti presso la Residenza Sanitaria Assistita Quarenghi, un gesto di supporto che ha garantito la continuità delle cure.

L’intervento di riqualificazione non si è limitato all’adeguamento strutturale, ma ha introdotto elementi innovativi, come l’orto sociale, un progetto riabilitativo nato dalla collaborazione con l’Istituto Superiore ‘Luigi Castiglioni’ di Limbiate.

L’orto rappresenta un esempio concreto di integrazione tra cura della persona e cura dell’ambiente, promuovendo l’inclusione sociale e offrendo opportunità di apprendimento pratico.

Il piano complessivo prevede l’ultimazione e la riapertura di tutti i padiglioni dell’Ospedale Sacco entro la fine del 2026, con un investimento complessivo superiore ai 160 milioni di euro, di cui 2 destinati al padiglione 60.

Questa riqualificazione, oltre a migliorare le condizioni strutturali, mira a ridefinire il modello di assistenza, ponendo al centro il benessere del paziente e l’innovazione dei percorsi terapeutici.
La scelta di avviare la riqualificazione con la psichiatria riabilitativa, come ha evidenziato Maria Grazia Colombo, direttore generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, testimonia l’importanza attribuita alla cura della salute mentale e alla creazione di un ambiente accogliente e stimolante.
L’obiettivo è restituire ai pazienti e al personale sanitario un luogo di cura dove l’architettura, l’arredamento e la tecnologia si integrano per favorire una relazione terapeutica profonda e significativa, contribuendo a un recupero completo e duraturo.
La nuova struttura non è solo un ospedale, ma un luogo di speranza e di rigenerazione.

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