martedì 16 Dicembre 2025

Skorkina testimonia: nuove rivelazioni sul processo Berlusconi-Rigato

Nel corso del processo per tentata estorsione a Silvio Berlusconi, la testimonianza di Raissa Skorkina, modella russa deposita in videoconferenza dall’ambasciata italiana in Thailandia, ha aggiunto un tassello significativo al quadro delineato dall’accusa nei confronti di Giovanna Rigato, ex concorrente del Grande Fratello.
La testimonianza, gestita con rigore procedurale dall’avvocato Mirko Palumbo, ha ripercorso la complessa e intricata relazione tra Skorkina e l’ex premier, offrendo una prospettiva inedita sulle dinamiche di potere e controllo che si sarebbero manifestate nel tempo.

Skorkina, figura emblematica nell’orbita di Berlusconi, definita a tratti come “Olgettina”, ha descritto l’inizio del suo legame con l’imprenditore nel 2005, durante un concorso di bellezza a Porto Cervo.
La relazione, durata quattro anni, si sarebbe sviluppata in un contesto di precarietà coniugale per entrambi i protagonisti, con evidenti implicazioni sulla libertà personale e professionale della modella.

Quest’ultima ha narrato come Berlusconi, esercitando una forte influenza, avesse mirato a limitare la sua carriera lavorativa, relegandola a un ruolo domestico e provvedendo ai suoi bisogni materiali.

“Voleva che fossi una casalinga e che mi occupassi esclusivamente delle mie necessità, impedendomi di coltivare la mia carriera,” ha dichiarato, delineando un quadro di controllo e dipendenza economica.

L’esame, condotto con la massima trasparenza, ha confermato le dichiarazioni precedentemente fornite da Skorkina all’autorità giudiziaria di Milano.
La testimonianza ha centrato l’attenzione sul presunto tentativo di estorsione perpetrato da Rigato, concretizzatosi in una minaccia velata: il rilascio di dichiarazioni potenzialmente dannose per Berlusconi, a meno che non fosse stato soddisfatto un ingente risarcimento, inizialmente in beni immobiliari e successivamente quantificato in un milione di euro.

Rigato, accusata di aver orchestrato la richiesta estorsiva, avrebbe lamentato, durante un incontro avvenuto nel 2016 presso la villa di Arcore, il danno d’immagine subito a seguito del suo coinvolgimento nei processi giudiziari in corso e l’interruzione dei contributi economici che periodicamente riceveva.

Questa narrazione, secondo l’accusa, si inserisce in un disegno più ampio volto a sfruttare la posizione di Berlusconi per ottenere benefici personali.

Il processo, destinato a proseguire nel mese di marzo con la presentazione dei testimoni della difesa, si preannuncia ricco di ulteriori rivelazioni, con la possibile audizione di Karima El Mahroug, nota al pubblico come Ruby, un ulteriore tassello per comprendere appieno la complessità delle relazioni e delle dinamiche che hanno portato all’attuale procedimento giudiziario.
L’analisi delle motivazioni e delle dinamiche sottese all’azione di Rigato, così come la ricostruzione del contesto relazionale che ha visto protagonista Skorkina, rappresentano elementi cruciali per il corretto accertamento della verità giudiziaria.
La vicenda solleva, inoltre, interrogativi sulla gestione del potere, le relazioni personali e le conseguenze legali derivanti da tentativi di estorsione a danno di figure di spicco nel panorama politico ed economico italiano.

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