Arpa Lombardia: Un Quarto di Secolo di Monitoraggio Ambientale e InnovazioneCelebrazioni per il venticinquesimo anniversario di Arpa Lombardia si sono concluse con un tour regionale a Palazzo Lombardia, guidato dalla Presidente Laura Lo Palo e dal Direttore Generale Fabio Cambielli, un bilancio che testimonia un impegno costante nella tutela dell’ambiente e nella sicurezza della comunità lombarda.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha compiuto progressi significativi, evolvendo da un ente di controllo a un pilastro dell’innovazione tecnologica e della prevenzione dei rischi naturali.
Qualità dell’Aria: Dati in Miglioramento e una Rete IntegrataUn elemento chiave di questa evoluzione è stata l’unificazione delle reti provinciali di monitoraggio, creando un sistema regionale integrato che ha permesso un controllo più preciso e capillare della qualità dell’aria.
L’estensione degli indicatori analizzati, passando dalle semplici polveri totali sospese a parametri più sofisticati come PM2.5, ammoniaca, benzo(a)pirene, metalli pesanti, black carbon e particelle ultrafini, ha permesso una comprensione più approfondita delle dinamiche inquinanti.
I risultati sono incoraggianti: a Milano, i giorni di superamento del limite di PM10 sono drasticamente diminuiti, passando da 163 nel 2002 a soli 68 nel 2024, con una media annuale ridotta da 59 a 33 µg/m³.
Tendenze positive si riscontrano anche in altre province, come Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia, Cremona e Varese, con riduzioni significative nei giorni di superamento.
Naturalmente, permangono alcune aree che richiedono maggiore attenzione, come Lodi, Sondrio e Lecco, dove si registrano lievi peggioramenti.
Monitoraggio delle Sorgenti di Inquinamento e Autorizzazioni IntegraliIl ruolo di Arpa non si limita al controllo della qualità dell’aria, ma si estende al monitoraggio delle attività industriali, bonifiche, discariche e gestione dei rifiuti, con particolare attenzione alle emergenze come gli incendi.
In questo ambito, si registra un aumento significativo delle segnalazioni, passate da 264 nel 2006 a quasi 1300 l’anno scorso, a testimonianza di un maggiore impegno nell’individuazione e nella prevenzione di potenziali rischi.
La Lombardia ospita un numero considerevole di installazioni soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA), tra cui acciaierie, cementifici, galvaniche, inceneritori e aziende farmaceutiche, con un focus particolare sulle attività zootecniche (allevamenti intensivi).
L’Agenzia si prefigge di intensificare i controlli, con l’obiettivo di raggiungere i 600 all’anno a partire dal 2025.
Prevenzione dei Rischi Naturali: Tecnologie Avanzate e Sistemi di AllertaArpa svolge un ruolo cruciale anche nella previsione e gestione dei rischi naturali, come alluvioni, neve, valanghe e frane.
In questo ambito, l’Agenzia ha investito in modo significativo in tecnologie all’avanguardia, potenziando la capacità di monitorare i fenomeni naturali con reti ad alta frequenza temporale, capillari e affidabili.
Attualmente sono presenti 320 stazioni automatiche per il monitoraggio idrometeorologico in tempo reale, una rete radar meteorologica regionale con due radar fissi e uno rilocabile, e 900 punti di monitoraggio per corpi idrici fluviali, laghi e acque sotterranee.
L’introduzione del monitoraggio continuo 24/7 e l’utilizzo di tecnologie innovative hanno notevolmente migliorato l’efficacia dei sistemi di allerta.
Nei 25 anni trascorsi, il numero di siti monitorati è passato da 15 a 46, mentre i dati acquisiti sono aumentati da 4 a 30 milioni.
L’Agenzia è in prima linea anche per l’assistenza nivometeorologica in vista dei Giochi Invernali Milano Cortina 2026, con il Centro Regionale Neve e Valanghe di Bormio che dispone di una fitta rete di stazioni automatiche, campi neve manuali e webcam.







